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Concerto inaugurale diretto da Antonio Pappano tra Bruckner e Mahler al Parco della Musica di Roma

E’ stato un concerto strepitoso, quello a cui abbiamo assistito l’altra sera durante un ottobre freddo e insolitamente umido. A dirigere, il concerto inaugurale ( a sorpresa) in questa Era Covid di chiusura alla Cultura e alla Musica, c’era il  coraggiosissimo Sir Antonio Pappano ( il nome tradisce chiare origini campane) di nascita inglese.

Il TE DEUM, è una pagina spettacolare e coinvolgente. Mezz’ora di splendida musica corale e sinfonica di travolgente impeto. Eccellenti il Coro diretto dall’ inappuntabile Vincenzo Monti ed iil quartetto vocale composto dal vigoroso soprano albanese Donika Matej, dal Mezzo Daniela Salvo, dal tenore Anselmo Fabiani e dal basso Antonio Vincenzo Serra.

Immediatamente attaccato al Te Deum, senza soluzione di continuità, c’era poi una autentica “Sinfonia” di Gustav Mahler sottotitolata con un nome ricco di fremiti naturalistici: Il “canto della terra”. Una Sinfonia impreziosita da due voci imperlate di Bellezza: quella stupenda del contralto tedesco di Gerhild Romberger insieme a quella del bravo, ma appena lievemente ingolato, del tenore americano Clay Hilley.

La seconda composizione è un capolavoro straordinario già da tempo, nelle corde, di Pappano da tempo. Qui riletta con bravura e commozione da lui e dall’Orchestra dell’Accademia ceciliana. in particolare, nell’ultimo commuovente  Lieder, per non dire lacerante (Der Abschied – l’Addio), quando la musica si spegne poco a poco nel lirismo unico di Mahler. bellissimo è stato  l’apporto dei nobilissimi archi e ottoni dell’Orchestra capitolina in questa superba pagina.

Un grazie davvero grande e infinito va a Pappano, che non si è mai nascosto dietro un dito, ma ha affrontato l’intero concerto con ardore tutto campano, più che anglosassone.

Pubblico che ha accolto il Maestro con applausi quasi interminabili e grati. Giunti alla fine di una esecuzione meravigliosa della Sinfonia. Applausi condivisi anche dal contralto tedesco e dal tenore americano.

 Alex Romanelli

redazione@corrierepl.it

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