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Il dramma

Il continuo flusso umano dalle sponde dell’Africa, e non solo, dovrebbe implicare seguiti internazionali che, almeno per il passato, sono stati minimizzati. Soprattutto a livello UE. Ancor più adesso in emergenza pandemica.  La posizione geografica dell’Italia, e una nostra politica non proprio “coerente”, s’è rivelata una delle concause che hanno determinato la preferenza del Bel Paese come terra d’approdo e di speranza di un’umanità smarrita. E, non di rado, anche ricattata.

Il principio dell’accoglienza dovrebbe essere, però, regolato da norme internazionali. Il nostro Paese non è nelle condizioni d’assistere, ora più che per il passato, una fitta umanità che chiede asilo per tentare di riprendere una vita normale che, nelle terre d’origine, è stata spazzata via. L’Europa s’è dimostrata impreparata a un’emergenza che, invece, doveva essere meglio monitorata.

L’Africa, non solo del nord, e i Paesi del Medio Oriente ha delle democrazie non solo instabili, ma anche gestite in modo scorretto.

Quando, per una serie d’eventi storico/politici, ”cade” la testa del Capo di uno di questi Stati, il seme delle rivendicazioni represse e delle avventure speculative trova facile spazio.

Ora, dovrebbe essere, l’Europa, ma moralmente ed economicamente tutto il mondo, a farsi carico di una realtà tragica che non può essere gestita, pur con la migliore buona volontà, dal nostro Paese che, tra l’altro, si dibatte in una crisi economica molto complessa e aggravata della Pandemia.

Il diritto alla sopravvivenza non conosce confini; ci vuole, però, l’esigenza di un coinvolgimento normativo più programmato e coeso di tutto il Vecchio Continente. L’emergenza umanitaria, che non è possibile disconoscere, non può, però, essere mezzo per incrementare polemiche che hanno lasciato, e ancora lasceranno, parecchia amarezza. Il dramma dei profughi, indipendentemente dall’origine, ha da essere affrontato concretamente a livello UE; ma anche disciplinato da normative comuni per tutti i Paesi dell’Europa Stellata. Diversamente, non se ne esce. L’Italia farà la sua parte; ma con leggi varate da un Parlamento più responsabile.

Giorgio Brignola

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