Principale Arte, Cultura & Società “Arte a confronto “ a Gravina in Puglia

“Arte a confronto “ a Gravina in Puglia

A partire dal 25 settembre fino al 18 ottobre, l’Archeoclub di Gravina, rappresentata dal suo presidente onorario Vito Ferrante, ha indetto la mostra “Arte a confronto “, esposta nella sua sede di via Matteotti, a cui hanno partecipato tre artisti locali : la pittrice Antonella D’Ecclesiis, Donato Fiorino, artista altamurano e Anna Cirasola.

Le varie espressioni artistiche sono differenti tra loro ma insieme formano un intreccio poliedrico e variegato che il tocco sapiente di Vito Ferrante ha saputo mescolare tra loro in modo da creare una certa omogeneità.

A sinistra della parete sono esposte le opere della pittrice Antonella D’Ecclesiis in cui è possibile scorgere scene oniriche e paesaggi surreali che richiamano la dimensione del sogno creata attraverso linee morbide ed ondulate, di vari colori: alcuni vivaci, altri meno.

Protagonista di queste opere, nello specifico “DREAM I” e “DREAM II “ è la luna che,  contemplata dal sognatore evoca in lui la speranza di un futuro migliore.

Altre opere  raffigurano fiori e in particolare la primavera, colta nel pieno vigore della sua fioritura attraverso l’uso di colori accesi, quali il rosso

Vi sono anche due opere paesaggistiche che hanno come soggetto il ponte di Gravina, in cui una, “Verso il ponte “ mostra la strada per accedervi ed è stata realizzata attraverso un effetto visivo creato abilmente dalla pittrice con tecnica di chiaroscuri che fa sembrare il dipinto come se fosse creato a rilievo, l’altra, invece, evidenzia un particolare del ponte affiancato da linee morbide e colorate che lo rendono fruibile in chiave contemporanea come appunto il titolo di quest ‘opera suggerisce “Ponte Contemporany”. Ed è proprio del ponte e della sua valorizzazione a livello storico e artistico che si occupa l’Archeoclub, dando la possibilità, per chi non lo avesse ancora fatto, di votare per il ponte di Gravina affinché venga valutato presso la Fai come “Luogo del cuore “.

Inutile dire che, i gravinesi e i visitatori della mostra sono stati ben disposti e propensi a dare il loro voto al ponte, un ponte che sta loro a cuore come simbolo della città di Gravina.

Di tutt’altro genere sono le opere di Donato Fiorino, artista altamurano che ha esposto dei pannelli vari con lo sfondo nero in cui ci sono dei rilievi creati con una tecnica mista di legno, tempera e collage. I primi tre pannelli fanno riferimento al vangelo secondo Matteo di Pierpaolo Pasolini: il primo rappresenta la preghiera di Gesù nell’orto del Getsemani, raffigurata da 5 alberi che simboleggiano i cinque continenti. Il secondo pannello rappresenta “Matera come Gerusalemme “in e il terzo “La strage degli innocenti “in cui sono stati realizzati dei fiori a rilievo rappresentanti i bambini, affiancati da fiori spezzati che sarebbero i bambini uccisi, intrecciati con dei fili di argento e rosso per significare le spade e il sangue.

Altri pannelli invece si rifanno alle poesie di Edoardo de Filippo di cui l’artista è un appassionato seguace. Il primo pannello è un omaggio ad Anna Magnani scritturata per prima per la parte di Filomena Marturani e poi in seguito le fu tolta dal De Filippo e affidata a sua sorella. Negli altri pannelli altre poesie “Fantasia “e “Pensieri miei “

Seguono altri pannelli dedicati a Giorgio Morandi, (pittore bolognese ndr) raffiguranti nature morte, nello specifico, bottiglie. Creato con gli stessi materiali e a se stante, cioè non a rilievo su dei pannelli, è “L’albero della libertà “ispirato ad un bozzetto di Emanuele Luzzati scenografo a livello internazionale. Rappresenta L’albero della libertà che venne innalzato ad Altamura l’8 febbraio 1799 in piazza Duomo. L’emblema della libertà in questa opera è dato dalla “coppola frigia “messa in testa ad uno schiavo liberato.

Infine Anna Cirasola, figlia d’arte di Vincenzo Cirasola, noto ceramista di Gravina, ha guidato i suoi allievi della cooperativa “Nuovi Orizzonti “ nella decorazione di piastrelle con motivi che si rifanno all’emblema della rinascita: la Fenice. Simbolo molto pregnante di significato  che evoca nel visitatore la fede nel  creare una nuova vita, imparando dai propri errori.

La mostra sarà visitabile fino al 19 ottobre a cui seguirà la presentazione di altre opere della pittrice Antonella D’Ecclesiis.

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