PRATO – Leggo dal Giornale che hai dichiarato che: “Nel Dpcm verranno confermate le 3 regole fondamentali seguito fino ad ora: utilizzo corretto mascherine, distanziamento di almeno un metro con divieto di assembramento e norme igieniche. “Le mascherineono strumento essenziale per contrastare la diffusione del Covid– ha spiegato Speranza-Per questo, valutiamo l’estensione dell’obbligo di mascherine all’aperto. Dobbiamo fare uno sforzo in più, quando si rischia di incontrare persone non conviventi sono necessarie le mascherine“.
Su queste 3 regole essenziali è costruito Dpcm che approveremo nella giornata di domani“, ha annunciato il ministro della Salute. Sulle regole applicate dal Governo, precisa Speranza, “c’è la condivisione di tutta la comunità scientifica internazionale”
Non mi pare che la Comunità scientifica condivida tetragoni amente esta impostazione anche in base alla letteratura a cui fa riferimento Il direttore di Malattie Infettive dell’università di Genova Matteo Bassetti che scrive:
“L’uso delle mascherine ha senso solo in luoghi confinati, laddove non sia possibile avere certezza e garanzia del necessario distanziamento fisico oppure all’aria aperta quando non si riesca a mantenere il distanziamento fisico.
Rendere obbligatoria la mascherina in tutta Italia all’aperto senza alcuna distinzione tra le aree geografiche a più alta e più bassa circolazione endemica è sbagliato.
Fino ad aggi le Regioni e le amministrazioni locali hanno inasprito o alleggerito i provvedimenti preventivi sulla base dei dati epidemiologici locali, che sono gli unici attendibili.
Si ricommette l’errore commesso con il lockdown: un’unica misura per tutta l’Italia senza tener conto delle differenze regionali e locali.
Anche dagli USA, uno dei promotori del patto trasversale per la scienza, sicuramente andando oltre le righe, scrive sull’obbligo di mascherine all’aperto in programma che :
” È, scientificamente parlando, una completa idiozia, e tutti quelli che capiscono un briciolo di epidemiologia e virologia lo sanno benissimo“. Lo ha scritto il virologo e professore alla Emory University di Atlanta, Guido Silvestri
Anche L’epidemiologo Donato Greco dice qualcosa su cui Conte e gli altri presidenti, destri e sinistri avrebbero da leggere e meditare con i loro guru scientifici:
“L’epidemia in Italia è finita a fine maggio». Greco non lascia margine a dubbi, e il suo parere non è trascurabile. Scienziato di fama internazionale, napoletano ma cavese d’origine, all’Istituto Superiore di Sanità ha diretto il Centro nazionale di epidemiologia.
…. E sulla recrudescenza del Covid in Campania dice: «Un lockdown adesso sarebbe assolutamente eccessivo».
Professore, molti sono allarmati tuttavia.
Questi sono dati di sorveglianza, non so se è chiaro. Cioè sono dati derivati dal fatto che si fanno molti test per l’attività che era già prevista dal programma di vigilanza. Il 97,8% di questi positivi è portatore sano asintomatico.
Mentre aspettiamo che arrivino vaccini e terapie efficaci (anticorpi monoclonali), la sfida che ci aspetta nei prossimi 6-8 mesi, è quella di saper gestire una crescita attesa dei casi. “Compito della popolazione -dicono i ricercatori- è continuare a porre in essere comportamenti responsabili (mascherina al chiuso, evitare assembramenti e lavaggio delle mani, ma anche evitare per quanto possibile il contatto tra le generazioni più giovani con quelle più anziane).
Vincenzo Valenzi