(commento al Vangelo della 27a Settimana del Tempo Ordinario)
Aveva vangato il campo, piantato viti pregiate, fatto erigere una torre ed un muro di cinta, aveva anche scavato la buca per il torchio…. Quel padrone aveva fatto tutto ciò che era necessario per prendersi cura della sua vigna. Ora, col fiorire dell’autunno, ne attendeva solo la vendemmia! La immaginava fruttuosa e succulenta.
Potete voi immaginare quale non fu la sua delusione, nel vedere che, invece di buon vino, vi scorreva il sangue dell’ingordigia e della prevaricazione?
ATTENTI UOMINI!! ✋🏻
Quella vigna è la terra in cui viviamo, fertile, accarezzata dal vento di collina, disegnata con divina perfezione, ma, ahimè, “sciupata” dalla stoltezza umana. Cosa fare??
Dio non si arrende, non smette di amare la vigna…manda i Suoi servi, manda Suo Figlio, manda “vignaioli perfetti” come il poverello di Assisi. Lui sà che l’umiltà e l’amore possono trasformare gli acini acerbi in prezioso frutto.
Lui sà, quanto è bello per i piccoli, nuovi, germogli che ora s’affacciano al sole, scoprire che la vita può essere meravigliosa, anche senza possedere nulla!!
La vita è un’armonia, una musica da cantare insieme con i fratelli….i fratelli tutti.
Marianna Giuliano