Principale Politica Diritti & Lavoro Inps, sulla Cig ancora un intoppo

Inps, sulla Cig ancora un intoppo

Il presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza Inps, Gugliemo Loy, denuncia un nuovo “intoppo” sulla Cig: “Secondo le nostre tabelle il differenziale tra le domande presentate e quelle autorizzate e’ ancora alto” e 226mila sarebbero ancora in attesa. Ma il numero delle persone interessate e’ difficile da individuare e potrebbe essere all’incirca doppio rispetto alle domande e quindi sfiorare il mezzo milione. Qualche giorno fa il presidente dell’Inps Tridico aveva invece ridimensionato il numero, parlando di 30mila. Non si placa intanto la polemica sul suo aumento di stipendio, ma lui ribadisce: non mi dimetto.

Non c’e’ solo la vicenda Tridico e del suo stipendio ad agitare le acque dell’Inps. Gugliemo Loy, presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’istituto pensionistico, ha infatti rivelato una problematica non certo positiva per il mercato del lavoro italiano: i ritardi nei pagamenti della cassa integrazione. A Radio 24, Loy ha messo in chiaro come ci sia “ancora un intoppo. Secondo le nostre tabelle il differenziale tra le domande presentate e quelle autorizzate è ancora alto, siamo intorno alle 200 mila domande che comprende domande più recenti e domande più anziane”. Insomma 200 mila domande non risultano ancora evase.”Il professor Tridico – aggiunge Loy – per mesi ha elaborato tabelle e dati sul pagamento, ma dal periodo dello scivolone ‘pagheremo tutti’, dall’Istituto non esce più niente. E’ quindi sempre un tema di trasparenza. C’è una parte alta in ritardo di un mese, e alcune parti significative in ritardo di un paio di mesi. Quello che temiamo è che, con il decreto di agosto, si accumulano domande con procedure più difficili, il legislatore ci mette del suo a non semplificare e l’Istituto non ha reagito abbastanza nel chiedere al legislatore di fare procedure più semplici”.In tutto questo non è mancato un passaggio di Loy proprio sulla bagarre degli ultimi giorni. “E’ mancata completamente la comunicazione – afferma -. Proprio perché si viene da quel mondo che in queste settimane si è scagliato contro la casta, quando si prende una decisione relativa al quantum deve prendere il presidente va rivendicato e fatto un comunicato non solo ufficiale ma è necessario spiegare perché bisogna evitare ogni idea del sotterfugio e del nascosto”. “Le delibere del consiglio di amministrazione sono pubbliche ma con grande lentezza vengono pubblicate, su un argomento così delicato andava rivendicato fino in fondo, la cifra mi sembra in linea e anche proporzionata alla funzione del presidente”, ha aggiunto il presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps. Dal canto suo Tridico, in un’intervista al Corriere Della Sera, ribadisce quanto sostenuto negli ultimi giorni e in particolare la sua intenzione di non rassegnare le dimissioni.

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