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Turismo delle radici, Calabria: Scilla tra mito e realta’, tra mare e montagna

REGGIO CALABRIA – L’eco del suo nome rimanda alle radici della nostra memoria collettiva, alla distruzione di Troia e alle peripezie di Ulisse. “Rocciosa e altera” è Scilla secondo Giovanni Verga, grazioso borgo in provincia di Reggio Calabria, perla della Costa Viola. Inserita dalla Cnn tra i borghi più incantevoli del Belpaese, Scilla offre al visitatore lo spettacolo dello Stretto e la vista della Sicilia, con il Castello dei Ruffo che la domina dall’alto e le sue caratteristiche casette colorate. Per non parlare del fascino della località di Chianalea, chiamata piccola Venezia del sud per la sua posizione quasi immersa nel mare, con le fondamenta delle case che sembrano poggiare sugli scogli.  A Scilla la distanza tra mito e realtà pare quasi svanire, così come quella tra il mare e la montagna: con pochi chilometri, infatti, si arriva a Gambarie, nel territorio di Santo Stefano d’Aspromonte, rinomata località sciistica del meridione. Qui si può sciare vedendo il mare, che altro aggiungere? Beh, qualcosa da aggiungere c’è: appagata la seta di cultura, natura e di sport perché non apprezzare una delle tante prelibatezze della gastronomia locale, dai piatti a base di pescespada ai salumi?

COME ARRIVARE: Gli aeroporti più vicini a Scilla sono Reggio Calabria, Lamezia Terme e Catania. Il borgo è raggiungibile in treno da Reggio Calabria.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Dai borghi alle mete marittime, dai parchi naturali alle mete montane la Calabria propone un’offerta turistica ampia e variegata.

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