“Dopo le urne si torni in fretta ai problemi reali del Paese”. Questo il titolo dell’editoriale firmato da Romano Prodi sul Messaggero, in cui l’ex premier chiede, tra le altre cose, che si pensi a una legge elettorale maggioritaria. La prima “riflessione riguarda il reddito di cittadinanza. I mutamenti del welfare e il Covid-19 lo hanno rimesso al centro del dibattito ed e’ giusto che sia cosi’: il problema dell’aiuto ai piu’ deboli rimarra’ infatti sempre con noi; il problema della sua regolamentazione si e’ riacceso, avremmo bisogno di raccogliere dati certi dai quali partire per regolarlo meglio in avvenire”: chiediamo “alla Guardia di Finanza di compiere un’indagine accurata”.
Una seconda riflessione riguarda “il dibattito sui giovani; ci aspettiamo che si mobiliti al piu’ presto un gruppo di esperti per rifare non solo i tetti e le pareti delle nostre aule, ma tutti i programmi e i metodi di insegnamento. Mi chiedo se non sia ora di riprendere la proposta di introdurre finalmente qualche mese di servizio civile obbligatorio a servizio della comunita’”. “Un’ultima riflessione – osserva Prodi – riguarda il dibattito sempre piu’ acceso sul fatto che i partiti politici sono svuotati al loro interno. Ad una simile situazione puo’ essere posto rimedio solo con un sistema elettorale maggioritario.
Esso obbliga i partiti a proporre candidati che, per il loro prestigio e per la loro preparazione, siano in grado di prevalere nel loro particolare collegio elettorale. Solo in questo modo si puo’ restituire credibilita’ e forza al parlamento e al governo”.