Principale Arte, Cultura & Società Pontos. Il mare che unisce

Pontos. Il mare che unisce

TARANTO – L’Università di Foggia ed il Museo Archeologico Nazionale di Taranto-MArTA hanno organizzato “Pontos. Il mare che unisce”, una rassegna di eventi artistici legati alla cultura del mare, fra suoni e parole del Mediterraneo. La manifestazione, finanziata dal Programma Interreg V-A Grecia-Italia 2014-2020, di cui il MArTA è partner progettuale associato, prenderà il via questo pomeriggio alle 18.00 per poi chiudersi il prossimo 4 ottobre.

In programma ci sono concerti e spettacoli teatrali organizzati in collaborazione con compagnie teatrali (Teatro delle Forche), musicisti e artisti (La Cantiga de la Serena, Nabil Bey e Fabrizio Piepoli). Gli eventi, sotto la direzione artistica del Prof Danilo Leone (Università di Foggia), avranno luogo a Taranto.
Programma
19 settembre, ore 18.00, Teatro delle Forche: Progetto Clessidra “Dune. Sentieri Possibili”, sulle rive del II seno del Mar Piccolo di Taranto;
20 settembre, ore 11.00, La Cantiga de la Serena (feat. Andrea De Siena): “La Fortuna canti di gioia, di preghiera e d’amore dal Mediterraneo”, presso il chiostro del MArTA; 20 settembre, tramonto (ore 18:00) e sera (ore 21:00): Teatro delle Forche – Progetto clessidra “Dune. Sentieri Possibili”, sulle rive del II seno del Mar Piccolo di Taranto; 26 settembre 2020 (ore 19:00): Nabil Bey, Fabrizio Piepoli in “Ghibli suoni ed echi dal Mediterraneo”, presso il chiostro del MArTA; 04 ottobre 2020 mattina (ore 11:00) e pomeriggio (h. 17:00): TEATRO DELLE FORCHE in “KORE”, presso il chiostro del MArTA.
Tutti gli eventi saranno ad ingresso gratuito e contingentato, pertanto sarà necessario effettuare la prenotazione chiamando la biglietteria del Museo Archeologico Nazionale di Taranto-MArTA: tel. 099 4538639.
Il progetto FISH&CHIPS, finanziato nell’ambito del Programma Interreg V-A Grecia-Italia 2014-2020, ha come protagonista il mare, la pesca, le tradizioni marinare ed intende valorizzare il patrimonio archeologico e culturale dell’area di Taranto in Puglia e dell’isola di Corfù in Grecia, creando opportunità concrete di diversificazione delle attività economiche delle comunità di pescatori e di destagionalizzazione turistica.

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