Principale Politica Diritti & Lavoro La partitocrazia è una brutta bestia, uno dei difetti principali del Paese

La partitocrazia è una brutta bestia, uno dei difetti principali del Paese

Morra (pres. Comm. Antimafia): Non vogliamo portare avanti un antiparlamentarismo tout court, ma lavorare ad una riqualificazione parlamentare. La partitocrazia è una brutta bestia, uno dei difetti principali del Paese. Se vogliamo cambiare dobbiamo cominciare a disintermediare, l’inizio di questo cambiamento potrebbe essere la riduzione del numero dei seggi parlamentari. I contrari al taglio? C’è un blocco di potere innegabile, rappresentato anche da tanti organi d’informazione e questo blocco di potere è sceso prepotentemente in campo. E’ indubbio che tantissimi non votino per convinzione, bensì per opporsi a qualcuno che a loro avviso è l’origine di tutti i mali. Il taglio dei parlamentari va accompagnato con altre riforme. Dobbiamo introdurre la preferenza, una legge proporzionale anche per le regioni e ridurre emolumenti e indennità ai parlamentari e ai consiglieri regionali”

Il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, senatore del M5S, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sul referendum per il taglio dei parlamentari. “Noi non vogliamo portare avanti un antiparlamentarismo tout court, noi vogliamo lavorare ad una riqualificazione parlamentare –ha affermato Morra-. La partitocrazia è una brutta bestia, che rappresenta a mio avviso uno dei difetti principali del Paese. Se vogliamo cambiare dobbiamo cominciare a disintermediare, l’inizio di questo cambiamento potrebbe essere la riduzione del numero dei seggi parlamentari. I contrari al taglio? E’ una questione di mentalità, io penso che il cambiamento sia anche porsi delle domande sull’esistente e ragionare sul fatto che si può migliorare. E poi c’è un blocco di potere innegabile, rappresentato anche da tanti organi d’informazione e questo blocco di potere è sceso prepotentemente in campo. Confusione tra voto referendario e giudizio sul governo?

E’ indubbio che tantissimi non votino per convinzione, bensì per opporsi a qualcuno che a loro avviso è l’origine di tutti i mali. Questo è uno dei mali che da tempo affligge la politica italiana. Detto questo il taglio dei parlamentari, va accompagnato con altre riforme. Dobbiamo introdurre la preferenza, una legge proporzionale anche per le regioni e ridurre emolumenti e indennità ai parlamentari e ai consiglieri regionali”.

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.