Principale Arte, Cultura & Società Sport & Motori Bari – Ritiro finito. E quel retrogusto di mestizia

Bari – Ritiro finito. E quel retrogusto di mestizia

Lascia sempre un retrogusto di sana mestizia quando qualcosa finisce. Sia nella vita che nel lavoro. E così anche questo ritiro. Vedere il terreno verde spoglio, senza rete aggiuntiva, senza palloni, senza oggetti plastificati e senza sagome, fa sempre un certo effetto che sta ad indicare che l’estate, anche se di lavoro, è finita, mai come quest’anno dal momento che tutto è cominciato tardi. Ma tant’è.

E’ finito, dunque. Finisce qui, per ora, la pagina in comune tra Bari e Cascia, tra Santa Rita e San Nicola che, per l’occasione, si sono rincontrati dopo un primo approccio a Roccaporena cinque anni fa. Ma tutto lascia intendere che il prossimo anno il Bari tornerà qui.

Termina qui il ritiro del Bari, un ritiro anomalo iniziato in comprensibile ritardo a causa della pandemia che ha colpito il paese (ma in genere il mondo intero). Non ci si è orientati più nel Trentino ma, stavolta, a Cascia, terra di Santa Rita, una terra colpita dal sisma di qualche anno fa le cui ferite sono ancora ben visibili qua e là, una località nella quale tutti si son sentiti a proprio agio, dalla squadra ai giornalisti.

La truppa biancorossa era formata dai reduci dello scorso anno con l’aggiunta di quei giocatori mandati via in prestito e poi tornati a casa, alcuni dei quali, poi, durante il ritiro, sono stati mandati a giocare altrove in prestito: ci riferiamo a Bolzoni e Nannini finiti a Lecco, poi prontamente sostituiti da due innesti freschi come Andreoni e Minelli tornando a quota 25 elementi. Simeri, purtroppo, non ha praticamente mai partecipato agli allenamenti tattici, solo lavoro personalizzato per lui, mentre di tanto in tanto si presentava qualche prevedibile e fisiologico leggero affaticamento per alcuni giocatori. Neglia, Maita e Scavone quelli che sono stati a riposo precauzionale sia pur per un breve periodo di tempo perché, poi, hanno recuperato.

Il ritiro è iniziato con i giocatori ragionevolmente un po’ contratti e poco propensi ad assimilare i dettami di Auteri ma, man mano che passavano i giorni, tutto è migliorato. Molta attenzione, tanto l’impegno, alta la concentrazione, tutti elementi che hanno pervaso i giocatori i quali hanno dimostrato alta professionalità Tutti, per carità, si sono impegnati ma abbiamo notato che proprio quei giocatori sulla carta destinati a partire, si sono impegnati ancora di più degli altri. Pensiamo a Kupisz, sempre un paio di metri davanti a tutti nelle corse, ad Esposito, buon marcatore seppur con qualche errore ogni tanto, Schiavone che è andato anche in gol, Scavone reattivo e Folorunsho molto volenteroso e che è cresciuto di giorno in giorno dopo un inizio assai statico. Quello che ha destato perplessità è l’astinenza dal gol di Antenucci. Nessuna rete, infatti, ha siglato l’attaccante molisano nelle partitelle: speriamo si tratti di un problema passeggero. D’Ursi, invece, è apparso in gran forma tanto che ha segnato ben 4 gol. Mentre Terrani, adattato da centravanti in mancanza di materie prime lì davanti, ha fatto poco in termini di resa (gol) se non profondendo molto impegno. Attivi e concreti gli allenamenti a parte dei tre portieri agli ordini di Maurantonio e di Aprile.

Tanto sudore e tanta fatica, quindi, hanno fatto capolino sul terreno dell’Active Magrelli agli ordini di Auteri particolarmente ispirato con le sue locuzioni, con le sue grida, con le sue interruzioni del gioco volte a spiegare l’errore del giocatore, e poi c’è da evidenziare la tanta serenità che ha avvolto tutti. Il sempre presente Direttore Romairone che di tanto in tanto ci ha deliziato delle novità di mercato, il responsabile della comunicazione sempre disponibile con noi della stampa, i collaboratori tecnici, i preparatori, i medici ed i fisioterapisti, l’addetto al recupero degli infortunati (per fortuna solo Simeri), il vice di Auteri, il magazziniere e, dulcis in fundo, la presenza costante del Presidente De Laurentiis che ha irradiato serenità ambientale.

Dunque si torna sa casa ed in serata il pullman arriverà a Bari. Lavoro finito? Macché, mercoledì si lavora fino a venerdì quando Auteri concederà il weekend di riposo per poi riprendere gli allettamenti lunedì prossimo. Mentre si avvicinano gli impegni che valgono punti anche se vige, come è noto, molta incertezza.

Massimo Longo

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