MATERA – Un tuffo nel passato per rivivere la Matera del 1920 e il clima di un tipico vicinato dei rioni Sassi, assistendo alle dinamiche fra i suoi abitanti, riscoprendo gli ambienti e le attività che vi si svolgevano. Dall’incontro tra il laboratorio teatrale di comunità, a cura delle associazioni Giallo Sassi e Mysterium Materiae, i suggestivi ambienti della Fondazione Sassi e i racconti delle donne e degli uomini che li hanno vissuti, nasce il primo tassello di un progetto di ampio respiro: Ritorno Al Passato – Matera 1920.
Un percorso esperienziale che permetterà al visitatore di rivivere le atmosfere del forno di vicinato e delle corti, luoghi di lavoro che diventavano lo scenario naturale di storie, pettegolezzi, invidie e segreti. Ha preso il via ad agosto un percorso esperienziale pensato per cittadini e turisti. Non è possibile comprendere i Sassi di Matera se non si coglie l’anima pulsante dello spirito del vicinato. Attualmente una parte molto limitata degli antichi rioni è realmente abitata da cittadini, per cui passeggiando tra vicoli e piazze non è facile intuire quello spirito che caratterizzava la vita nei Sassi.
Il fulcro dell’insediamento umano nei Sassi era il vicinato, micro-aggregazione familiare e sistema autonomo, con un suo equilibrio interno, con sistemi di valori e comportamenti accettati da tutti. Lo schema insediativo del vicinato generalmente comprendeva una decina di abitazioni, alcune semi interrate, tutte affacciate su cortili e piazzette. Dalla coabitazione esterna scaturiva l’esigenza di far sapere dove si andava, cosa si faceva, o eventualmente di mentire e fingere, per cui il vicinato era un “teatro” pubblico e i vicini erano il pubblico.