Via libera all’election day del 20 e 21 settembre, quando si votera’ per le elezioni regionali e il referendum. La Corte Costituzionale ha infatti dichiarato inammissibili quattro ricorsi per conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato in materia di taglio dei parlamentari ed election day. I conflitti, si legge in una nota della Consulta, sollevati dal Comitato promotore del referendum, dalla Regione Basilicata, dal senatore Gregorio De Falco e dall’Associazione +Europa”, riguardavano “sotto vari profili il taglio dei parlamentari nonche’ il relativo referendum costituzionale e le elezioni regionali, per i quali sono state fissate le date del 20 e 21 settembre (election day)”.
“La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibili i quattro ricorsi riguardanti il taglio dei parlamentari e il relativo Referendum costituzionale e le elezioni regionali del 20 e 21 settembre, il cosiddetto election day”. Lo dichiarano i deputati del MoVimento 5 Stelle della commissione Affari Costituzionali della Camera. “Anche per la Consulta quindi non ci sarebbe il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato in merito a queste votazioni. Ricordiamo che la scelta di accorpare queste tornate elettorali nelle date del 20 e del 21 settembre, e’ il frutto di una scelta fatta ad esclusivo interesse della salute pubblica. Evitando cosi’ ai cittadini – spiegano – di dover ritornare alle urne in piu’ occasioni. Dopo questa ennesima conferma siamo convinti che questa sia la scelta migliore, per evitare di andare a votare nella stagione estiva, senza pero’ rischiare di prolungarsi ulteriormente ad inverno inoltrato, considerato che si tratta della stagione piu’ a rischio per quanto riguarda i contagi. Ora continuiamo a lavorare per la riforma della legge elettorale, che insieme al taglio dei parlamentari potra’ garantire finalmente l’effettiva rappresentanza indicata dai cittadini al momento del voto”, concludono.