Egr. Direttore,
lo stare insieme in una comunità deve offrire a tutti i Cristiani prove di laboriosità, di dialogo,di collaborazione ma anche efficaci esercizi di pazienza, di tolleranza e di amicizia reciproca. La Chiesa sia occasione preziosa per condividere le fatiche e le speranze, i dolori e le inquietudini, i sogni e i bisogni in una comunità di cristiani senza escludere nessuno, ognuno con il suo ruolo, senza ostacolarsi. Ciascuno può imparare a riconoscere quanto sia importante l’accoglienza reciproca.
Stare insieme come fratelli, tutti uguali, non più cattolici di serie A e cattolici di serie B com’era e come è ancora nella nostra Chiesa, bisogna essere disponibili a sostenersi l’un l’altro nella faticosa esperienza della vita cristiana e nella Chiesa. Papa Francesco sia di esempio, per tutti i fedeli, i religiosi, i Sacerdoti, i Vescovi ma anche ai Cardinali; ognuno, con il bagaglio dell’esperienza che ha acquisito nella vita, deve trasmetterlo e proiettarlo per il bene della Chiesa per aiutare a risolvere le problematiche che esistono nella Chiesa.
Il mondo è cambiato. La Chiesa moderna ha bisogno di tutti i cittadini che sono stati battezzati in Cristo per divulgare la parola di Dio cercando e provando di dialogare anche con chi si è allontanato. Questo è il compito affidato al clero e a tutti i cristiani, cattolici credenti praticanti e non, per essere al passo con i tempi in una società con tante religioni sia nella nostra bella Italia, che in tutto il mondo. Ci vogliono Pastori credibili per avvicinare i giovani e le famiglie nella nostra Chiesa!
Cav. Antonio Guarnieri