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L’Educatore Professionale socio-pedagogico è la professione del futuro

L’Educatore Professionale socio-pedagogico è la professione che questa fase post-Covid sta interpellando con maggiore urgenza accanto a quella dei medici e degli infermieri. 

La pandemia ha messo in evidenza diverse criticità presenti nell’assetto organizzativo sanitario italiano alle quali si aggiunge l’urgenza di alcune professioni, oltre a quelle mediche anche quelle educative.

Oggi più che mai siamo dinanzi al bisogno di educatori a supporto delle fasce fragili ma non solo: pensiamo alle scuole. A gran voce le famiglie supportate da associazioni familiari hanno manifestato più volte l’esigenza di figure educative, per i bambini in primis, per i disabili, per gli anziani che più hanno sofferto gli effetti della pandemia.

Il periodo del lockdown che ebbe inizio il 9 Marzo 2020 non ha impedito agli educatori di poter proseguire il loro lavoro preso le case famiglia, carceri le case per gli anziani. Utilizzando gli strumenti del digitale, ove vi erano le condizioni, non si è interrotto il percorso formativo dei piccoli che frequentavano l’asilo o studenti delle scuole.

Sono state avanzate proposte recentemente al Ministero dell’Istruzione per permettere l’inserimento nel contesto scolastico degli educatori a supporto delle fasce sociali più deboli che faranno rientro a scuola a settembre e con la Regione Puglia si è aperto un tavolo in cui si sta discutendo di rendere effettiva la legge 31/2009 approvata il 20 febbraio 2020 che prevede, unica in Italia, l’Unità di Pedagogia scolastica nelle scuole di ogni ordine e grado. L’Unità prevederà un centro di coordinamento pedagogico necessario a progettare interventi educativi rivolti agli alunni, al sostegno alla genitorialità, al monitoraggio per lo sviluppo di ambienti di apprendimento, alla promozione di nuove metodologie didattiche inclusive, anche di contrasto al bullismo e cyberbullismo.

La professoressa Perla Loredana, docente ordinario del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione, afferma:

Emerge la necessita di educatori nei territori, nelle scuole, nelle famiglie e c’è urgenza di domiciliare il lavoro educativo rendendo più fruibili le competenze di cui questi professionisti sono portatori. Si pensi a titolo di esempio a quanti anziani potrebbero essere supportati dal lavoro educativo piuttosto che dalle residenze RSA? La domiciliazione del lavoro educativo è lo scenario di sviluppo sociale più importante dell’immediato futuro.”

Quale titolo di studio occorre per diventare Educatore Professionale socio pedagogico e quali sono gli sbocchi professionali?

Per diventare Educatore Professionale socio- pedagogico è necessario iscriversi ad un corso di Laurea Triennale nella classe  L-19 Scienze dell’Educazione e della Formazione. Il Corso triennale forma educatori professionali socio- pedagogici ed educatori per l’asilo nido: esperti delle professioni sociali che operano in diversi ambiti: disabilità, dipendenza, sistema carcerario, minori, famiglie e anziani (legge di bilancio 205/2017 COMMA 594- 601 INTEGRATO DAL COMMA 517 DELLA LEGGE DI BILANCIO 145/19). L’educatore professionale socio-pedagogico trova occupazione in moltissimi settori del mercato occupazionale alcuni dei quali in sviluppo: scolastico, sociale, del welfare, genitorialità e famiglia, ambientale, culturale, motorio, della salute, del lavoro, giudiziario, dello sviluppo delle comunità locali, della cooperazione internazionale.

Ha citato la legge di bilancio 205/2017: di cosa tratta?

La legge di bilancio 205/2017 entrata in vigore il 1 gennaio 2018, ha dato finalmente riconoscimento e tutela normativa ai due profili dell’ educatore socio-pedagogico e del pedagogista. L’educatore professionale ha così tutele e un preciso profilo identitario. Era ora.

Come ci si può iscrivere al Corso di Scienze dell’Educazione e della formazione e come è strutturata l’offerta formativa presso l’Università degli Studi di Bari?

Dal 15 luglio al 20 agosto 2020 saranno aperte le iscrizioni al Test di ingresso del Corso di Laurea Triennale L19 in Scienze dell’Educazione e della Formazione dell’Università degli Studi di Bari ed è possibile fare domanda attraverso questo link https://www.uniba.it/didattica/numero-programmato/2020-2021/scienze-delleducazione-e-della-formazione?fbclid=IwAR2lt2hkbNLz5i8N_wLLyXGqUUtksx3Z0AyPYzKVuYlNVLqPmr9CZAFykQw .

L’offerta formativa è strutturata in lezioni teoriche, laboratori professionalizzanti e tirocinio; gli studenti impareranno ad analizzare i bisogni educativi e formativi dei singoli e del gruppo, progettare e realizzare progetti e percorsi educativi per migliorare le condizioni dei soggetti in età evolutiva e individuare le problematiche educative e le situazioni di disagio nei contesti educativi. Svilupperanno competenze operative e tecniche nei seguenti ambiti:

* scienze pedagogiche e metodologico- didattiche, filosofiche, sociologiche e psicologiche anche nella fascia dell’infanzia (0- 6 anni) e della preadolescenza

* progettazione, metodologia e didattiche, comunicazione e relazionalità, organizzazione e management istituzionale.

Il corso ha una forte vocazione professionalizzante per cui offre metodi e tecniche del lavoro educativo e, attraverso il Tirocinio, mette in condizione le studentesse e gli studenti di far partica di questa professione di straordinaria bellezza e utilità sociale.

Rosa Porro

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