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Morire d’amore e poi rinascere? Sì può fare. Parola (e parole) di Federica Pala

La poetessa romana si prepara ad approdare nelle librerie con “Non vedo l’ora di dimenticarti per sempre”. Ma è già regina assoluta delle classifiche di vendita: qual è il suo segreto?

Almeno una volta nella vita, è capitato a tutti di essere talmente innamorati da pensare che non esista un dopo, ma che quella sensazione di istantanea eternità si possa propagare verso un “per sempre” mai così vicino. Eppure, bastano cinque lettere per sgretolare anche il più granitico dei sogni d’amore: addio. Ed è proprio il diario di un addio, il racconto di un abbandono, a catapultare Federica Pala in cima alle classifiche della poesia Made in Italy con la sua opera prima, “Non vedo l’ora di dimenticarti per sempre”.

Edito da Instapoeti, movimento letterario e fortunato brand del gruppo Alise Editore, il libro di Federica Pala uscirà il prossimo 20 giugno, ma come si diceva, è già in cima alle classifiche di vendita di opere poetiche contemporanee grazie ad un numero impressionante di prenotazioni e ordini on line, tanto da far pensare che l’autrice possa addirittura rivoluzionare la letteratura italiana di questo decennio, complice uno straordinario feedback sui social.

Presunzione? Tutto il contrario. Federica Pala porta a livelli mai visti prima il linguaggio poetico, estrapolandone una linfa salvifica, poiché attraverso le sue parole, la cronaca dell’abbandono dopo la fine di un amore si tramuta in ricetta di rinascita. Una resurrezione attraverso le parole, quasi come se la poesia avesse il potere di esorcizzare il dolore, di rendere nuovamente fertile quel paese reso arido dalla fine di una storia d’amore.

La giovane poetessa romana, alla faccia dei pregiudizi sui giovani d’oggi, riesce nell’impresa di scalare le classifiche prima ancora dell’uscita di un libro, peraltro d’esordio. Mica male! Sarà per la capacità di schivare le banalità che rischiano di rovinare il racconto del più profondo tra i sentimenti, illuminandone le zone d’ombra create dell’addio. Altroché non vedo l’ora di dimenticarti per sempre: il nome di Federica Pala è uno di quelli da segnare, perché ne sentiremo parlare ancora parecchio.

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