Poesia di Ida Procopio
Nel mio volto stanco
cerco quel nero cenere
che le nuvole di fumo
fanno esplodere nei miei occhi.
Se sai come trovarmi,
guarda nello specchio delle lacrime
che bagnano di candore
le mie gote,
non più d’oro, ma d’argento rigate.
Non lasciarmi vivere
in questo funesto adagio
di chiavistelli cigolanti,
di aneliti impossibili,
di battiti che scoppiano nel cuore
e sanguinanti
dalla bocca escono.
Con un sole che ferisce e fa male,
un giorno in cui mi schianto
ed io qui completamente frastornata
sbranata dalla mia tigre,
ammiro imbambolata i manichini
faccio pensieri suicidi al quinto piano,
mentre dentro la notte ultra silenziosa
seguo l’assurdo traguardo del vuoto.
(Ida Procopio)