Egr. Direttore,
per le giovani mamme, decidere di avere un figlio in questo periodo di crisi economica e della pandemia è paradossalmente più complicato del passato.
Si rischia anche di perdere il posto di lavoro per chi ce la, o quantomeno di mandare in fumo la propria carriera professionale.
Si devono fare anche i conti con la mancanza di aiuti economici da parte delle istituzioni e di quelle persone, nonne, sorelle, vicine di casa di cui ci si poteva fidare e che una volta aiutavano nei primi anni della crescita di un bambino fino ai tre anni e anche oltre in modo particolare al sud.
Questa delicata esperienza manca alle mamme del tempo presente in modo particolare chi vive nelle città metropolitane e lontane dal paese natio e dai propri familiari.
Si devono anche fronteggiare le carenze degli asili nido e il loro costo eccessivo, la mancanza di sostegni concreti alla maternità. Insomma, diventare mamma è un esperienza che spesso, si vive in solitudine e con estrema fatica. Ecco perché non ci sono più nascite in Italia.
Cari governanti nazionali, regionali e comunali aiutiamo le giovani mamme e ricordiamoci che le famiglie sono il futuro del nostro paese. Non abbandoniamole!
Cav. Antonio Guarnieri