Principale Attualità & Cronaca Azzolina, ‘per settembre 2,5 miliardi alla scuola ‘

Azzolina, ‘per settembre 2,5 miliardi alla scuola ‘

“Per settembre abbiamo 2,5 miliardi. C’erano 800 milioni di euro di Pon non spesi. E adesso li stiamo spendendo. Quindi quel miliardo che stavamo cercando, in realta’ c’era gia’”. Cosi’ la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio24. La ministra ha poi precisato che quei fondi saranno spesi per garantire la sicurezza degli spazi, ma anche per ampliare l’organico.

“La scuola riaprira’ a settembre e con le risorse necessarie per garantire in tutti gli edifici la massima sicurezza. In concomitanza con la pubblicazione delle Linee guida per la ripartenza, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte hanno annunciato che le scuole italiane disporranno di un miliardo di euro in piu’ rispetto ai 4,6 gia’ stanziati da inizio anno. Fondi per l’edilizia scolastica, per la gestione dell’emergenza, per la chiusura dell’anno scolastico in corso e per l’avvio del prossimo”. E’ quanto si legge in un post pubblicato dal MoVimento 5 Stelle sul Blog. “Per organizzare al meglio l’avvio in presenza e in sicurezza del nuovo anno saranno operativi dei tavoli regionali in grado di monitorare le esigenze emerse dalle singole scuole consentendo al ministero dell’Istruzione di destinare risorse aggiuntive tratte proprio dalla nuova dotazione di un miliardo di euro, per risolvere le eventuali criticita’”, si legge ancora nel post. “La ministra Azzolina ha anche annunciato che da luglio, grazie al taglio del cuneo fiscale, gli stipendi degli insegnanti aumenteranno tra gli 80 e i 100 euro e che ci saranno 50mila assunzioni a tempo determinato (oltre ai posti a tempo indeterminato, per un totale di circa 80.000, gia’ messi a concorso nelle scorse settimane). Continuera’, in parallelo, il lavoro gia’ avviato in queste settimane di progettazione di un Piano pluriennale di intervento attraverso il finanziamento dei nuovi fondi europei, a partire dal cosiddetto Recovery fund”. “Questo Piano deve partire dal tema dell’edilizia e della sicurezza di studentesse, studenti e personale per dar vita a un radicale rinnovamento degli spazi e della didattica, investendo sulla digitalizzazione, sulla formazione dei docenti, sulla lotta alla poverta’ educativa e su una effettiva apertura delle scuole ai territori.L’istruzione dei nostri figli e’ l’investimento piu’ proficuo che possiamo fare, la base da cui far ripartire il Paese”.

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