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Turismo di prossimità ai tempi del Coronavirus

Alla riscoperta dei piccoli centri a due passi da casa 

di Adriana Ostuni

E’ vero, la pandemia provocata dal Covid-19 ha stravolto l’intero comparto turistico, alle prese con una crisi del settore senza precedenti, ma le parole pronunciate  dal premier Conte giorni fa hanno dato una nuova speranza alle migliaia di aziende  italiane che lavorano in questo campo, nonché ai tanti italiani desiderosi di “staccare la spina” dalla quotidianità.

“Finalmente riparte il turismo, la bellezza dell’Italia non è mai andata in quarantena” ha ribadito il premier, facendo tirare un piccolo sospiro di sollievo agli “addetti ai lavori”: albergatori, guide turistiche, agenti di viaggio e, in generale, ai numerosissimi lavoratori della filiera, bloccati da tempo e abbandonati al proprio destino a causa del lockdown.

Perché dando più spazio alle misure di sicurezza e a una maggiore sanificazione, dunque coniugando sicurezza e benessere, il turismo può ripartire, in particolar modo quello di prossimità, alla riscoperta dei piccoli centri e dei borghi a due passi da casa, veri tesori del nostro patrimonio artistico e culturale, come ha sottolineato Conte, sensibilizzando gli italiani sull’importanza di tale modalità di spostamenti nell’immediato futuro, sostenendo in tal modo una forma di turismo sostenibile, con località raggiungibili con mezzi propri, magari ad appena poche ore da casa.

Fino a pochi mesi fa, infatti, programmare le vacanze significava molto spesso organizzare itinerari oltre confine, verso una capitale europea o verso mete all’altro capo del mondo, magari consultando cataloghi di località esotiche, cercando le offerte migliori, con uno sguardo ai voli low cost, per progettare spostamenti di lungo raggio, ignorando in tal modo l’inestimabile bellezza dei siti a un tiro di schioppo dalle proprie residenze.

Poi è arrivato il coronavirus a scombussolare i piani di tutti, a bloccare l’intero sistema regolatore dei precedenti stili di vita.

Fortunatamente, il lungo periodo di quarantena non ha annullato il desiderio di evasione dalla quotidianità, e ciò sebbene gli italiani siano ancora alle prese con i timori dovuti a possibili nuovi contagi, e debbano fare i conti con regole e misure di sicurezza non sempre chiare, a volte addirittura contraddittorie, con chiusure e aperture delle diverse attività che sembrano sempre sul punto di variare, e soprattutto con le proprie finanze non sempre floridissime…

La soluzione a tutto ciò è però dietro l’angolo. Perché di angoli e di scorci meravigliosi l’Italia ne è piena, con le sue estesissime coste cristalline, con le montagne che riservano panorami mozzafiato, con le campagne che offrono scenari rigogliosi, con i borghi medievali incastonati sulle colline che trasudano storia, con le città d’arte, veri musei a cielo aperto che regalano ricchezze di incomparabile bellezza e tanto altro ancora.

In quest’ottica la Puglia, rinomato Tacco d’Italia  e meta turistica tra le  preferite dal turismo mondiale, risponde appieno alle mutate esigenze, avendo come valore  distintivo il calore di un popolo ospitale, proverbialmente abituato ad accogliere i visitatori. Tutto in questa meravigliosa striscia di terra distesa tra due mari, sospesa tra natura, tradizione, storia, gusto e spiritualità, coesiste in armonia.

La storia millenaria che ha visto l’influenza di numerosi popoli antichi non fa che ribadire lo splendore di questa terra, offrendo un ampio ventaglio di luoghi per tutte le tasche e da raggiungere con facilità.

Siti di pregio inestimabile, bellezze storiche quali le città a ridosso di lungomari mozzafiato, i borghi con le cattedrali romaniche e gli affascinanti castelli e quelli con le chiese barocche. E ancora la Valle d’Itria, con le distese di ulivi secolari che circondano i misteriosi trulli, simboli del passato rurale della regione, la selvaggia Foresta Umbra, le Murge con le masserie fortificate. Mete che lasciano senza fiato e che affiancano degnamente  quelle naturali: il Gargano, il Salento, le spiagge ioniche dalla sabbia finissima e dal mare cristallino, le riviere a falesia; e ancora le saline, i laghi, le isole, le profonde gravine, le ampie doline. Paesaggi ricchi di tradizioni, di folklore, di cultura popolare, di musica, di prelibatezze enogastronomiche che rappresentano i giusti e variegati contesti per organizzare suggestivi itinerari turistici.

Riepilogando dunque, quanto al turismo quest’anno, e nonostante i tempi non semplici, ce n’è davvero per tutti i gusti, a tutte le distanze, anche minime, con la precisazione che in Italia ogni regione ha i suoi incomparabili punti di forza e di attrazione. A ognuno la scelta. Che sia entro i confini, con un occhio speciale alla sicurezza… e alla prossimità. Buone vacanze!

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