Principale Politica Diritti & Lavoro Storie di imprenditori nel libro del giornalista e scrittore Giovanni Mercadante

Storie di imprenditori nel libro del giornalista e scrittore Giovanni Mercadante

L’autore, traduttore, giornalista e scrittore, premiato a Città di Castello nel 2014 e  il 28 settembre 2019 al Menotti Art Festival di Spoleto in Letteratura Internazionale con il libro ALTAMURA E IL SUO PANE DOP, omaggia la sua città con un’altra pregevole pubblicazione riservata alle ECCELLENZE Imprenditoriali e produttive del territorio murgiano.

Una produzione letteraria di oltre 14 pubblicazioni tutte dedicate al territorio.

    

       Giovanni Mercadante

 

Il progetto di quest’opera esclusiva matura nell’ambito della sua intensa attività giornalistica e di scrittore di oltre 45 anni con lo scopo di dimostrare il tessuto imprenditoriale, di cui è permeata l’Alta Murgia.

Titolo dell’opera:

ALTAMURA PRODUCE – Libro d’oro delle Eccellenze imprenditoriali e produttive.

Tipografia: Arti Grafiche Pecoraro – Layout grafico Alessandro Verzillo; in copertina la pregevole opera dell’artista torinese Alberto Lanteri che impreziosisce il volume con colori e pietre preziose in una forma di “cadeau”.

Le prefazioni sono affidate alla prof.ssa Marisa D’Agostino, storica territoriale,  al  prof. Pietro Pepe, già presidente del Consiglio Regione Puglia e al prof. Federico Pirro, esperto di Economia industriale nonché docente all’Università di Bari, i quali commentano positivamente dal loro osservatorio sia il dinamismo del popolo murgiano  che l’autore per l’impegno profuso nello storicizzare le figure di tanti imprenditori.

Le attività produttive ed imprenditoriali spaziano in molti settori:

edilizia convenzionale e restauro di edifici monumentali (es. Edil.Co);

metalmeccanico (es. COS.ECO attrezzatture raccolta rifiuti);

costruzione di molini;

componenti per automotive;

dell’arredamento (salottifici);

dell’arte bianca (aziende agricole, molini, stoccatori di grano, panifici, biscottifici, pastifici,  pasticcerie);

del fotovoltaico (es. Agri Lucana Energy);

oltre a nuove forme di fare impresa  in settori inesplorati, dei servizi:

(GIELLE-impianti antincendio);

(BOSCOSAURO-area naturalistica per tempo libero) e

dell’invenzione (Vito Ninivaggi-Ferrovia gommata sospesa).

Anche le banche, più di una decina, tra di diritto pubblico e  cooperative, dimostrano il loro interesse ad  operare su un territorio economicamente vivace.

Il presente lavoro è solo un esempio dell’energia imprenditoriale che caratterizza il popolo altamurano. Si contano  centinaia di imprese rispettivamente  nei settori dell’edilizia e del salotto; nell’arte bianca  circa 10 molini, mentre nella panificazione sono presenti oltre una quarantina di forni, senza dimenticare i commercianti di cereali e legumi, con la loro storica “Borsa merci” che fa capo all’AMC/Associazione Meridionale Cerealisti. Questi comparti movimentano quotidianamente una enorme massa di denaro. Tutto ciò giustifica l’elevata presenza di istituti bancari.

I profili aziendali  descritti sono storie di imprenditori e di industriali  che  dimostrano spiccate capacità di leadership. Le caratteristiche  caratteriali del popolo altamurano sono: fierezza d’animo, spirito d’impresa, tenacia nel perseguire gli obiettivi, innovazione.  Peculiarità confermate dalle comunità confinanti che vedono nell’altamurano l’attaccamento e la passione nel lavoro.

Molti imprenditori hanno costruito da zero, mattone dopo mattone, le loro rispettive aziende, sacrificando affetti e benessere.

Sono società alla 3.-4. generazione; qualcuna addirittura alla 5. generazione, la cui iscrizione alla Camera di Commercio di Bari, senza cambio di denominazione sociale, risale alla seconda metà dell’800 (es. Molino Mininni; Panificio La Maggiore). Insomma, sono aziende storiche, la cui continuità è affidata al ricambio generazionale.

Le loro biografie sono delle interessanti “storytelling”, da cui emerge la figura del “self-made-man”, dell’imprenditore creatosi dal nulla. La narrazione è supportata da elementi oggettivi e da immagini, rendendo  i testi molto scorrevoli. Infatti, la tessitura del linguaggio è un periodare di stile giornalistico, asciutto, privo di stilemi pomposi, la cui strategia è di garantire la massima leggibilità, intesa come comprensione.

Molti protagonisti raccontano i momenti più difficili della loro vita imprenditoriale, accompagnati da emozioni, da successi inaspettati e da traguardi raggiunti nel tempo.

Altamura è una città dinamica, ricca di fermenti culturali, a cui fanno da base i molti  istituti scolastici di secondo grado. Manca solamente l’Università.

Purtroppo si registra una scarsa attenzione da parte del Comune di non aver concentrato in una sola area artigianale tutte le attività produttive.

Le varie amministrazioni, partendo dal 1960, non hanno mai manifestato una chiara volontà di procedere con un piano regolatore. I tanti opifici disseminati sul territorio, con una sperequazione in termini di  costi di servizi (acqua, fogna, viabilità) e sottrazione di suolo, sono il risultato della politica locale dissennata,  che del resto rispecchia anche quella nazionale.

Molte aziende, non trovando spazio in loco, hanno preferito spostare le attività nei territori vicini  (zona artigianale  Mellitto/Grumo Appula; Jesce/Matera), dove hanno ottenuto agevolazioni di vario tipo.

Questo trasferimento ha generato ricchezza altrove,  causando  danni inestimabili all’economia altamurana.

Nonostante tutto, le aziende locali sono il fiore all’occhiello del Made in Italy, alimentando così un’economia fiorente.

Lo Stato italiano dovrebbe esserne fiero, perché grazie al loro sacrificio viene prodotto il famoso PIL/Prodotto lordo interno che fa la ricchezza del Paese.

Le azioni punitive, terroristiche, di cui i rappresentanti dello Stato sono artefici, fiaccano l’ossatura produttiva.

Vanno adottate misure di prevenzione per credere in uno Stato più equo. Le leggi nazionali in contrasto con i  regolamenti europei sono le prime cause del malcontento, a cui segue l’eccessivo carico di tasse che raggiunge quasi il 70%.

Fare impresa oggi è molto difficile. Lo Stato vede nell’imprenditore il pollo da spennare; oppure il delinquente che non osserva le leggi, mentre non analizza  le cause-effetto che generano il sistema di corruzione.

E’ auspicabile un regime di tassazione più basso per alimentare un clima di fiducia nel mondo del lavoro, favorendo in tal modo investimenti di ampio respiro e a lungo termine.

La Tipografia Pecoraro, a cui l’autore ha affidato la stampa, è diventata la sua Casa editrice di fiducia. Questa è la quinta pubblicazione.

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