Egr. Direttore,
nell’era della scienza tecnologica ci sono persone in Italia e nel mondo donano la loro vita agli altri. Infatti, molti uomini e donne che si dedicano al volontariato, alle missioni di pace sentono la spinta verso gli altri, impulso che cresce nel tempo e si trasforma in azione guidata dalla forte consapevolezza della responsabilità individuale per la costruzione di un mondo migliore fatto di pace e di giustizia e onestà. Fare qualcosa per altre persone per tentare di rendere meno infernale la vita a chi sta soffrendo: questo è il volontario, il missionario civile e religioso, il militare di pace che è capace di offrire anche la sua vita a chi non ha avuto la fortuna di nascere nei paesi più ricchi e democratici e deve lottare ogni giorno contro le guerre, la povertà, l’ingiustizia, la violenza, la malattia e la morte. Se i politici italiani ed in modo particolare il governo europeo e i potenti del mondo,ma anche ciascuno di noi maturerà un diverso atteggiamento nei confronti di quei popoli che rivendicano la loro libertà allora avremo capito il compito dei missionari, dei volontari e dei soldati di Pace.
Per questo cari politici, i volontari devono essere salvaguardati e il loro coraggio deve farci riflettere e pensare che non sono eroi ma sono uomini e donne speciali. Non abbandoniamoli sono persone al servizio dei bisognosi sia nella nostra bella Nazione, che in tutto il mondo. Pensiamoci!
Cav. Antonio Guarnieri