Principale Arte, Cultura & Società Paul McCartney attacca il governo: “i voucher per i concerti annullati sono uno scandalo”

Paul McCartney attacca il governo: “i voucher per i concerti annullati sono uno scandalo”

La star su Facebook contro la decisione di non rimborsare il pubblico: “Senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo”. Assomusica: “Questa formula di rimborso è una misura straordinaria di cui lo staff di Paul McCartney era perfettamente a conoscenza da prima della cancellazione”

© Foto: CITIZENSIDE / RICHARD GOLDSCHMIDT / CITIZENSIDE  –  Paul McCartney

Nessun rimborso per i concerti annullati, ma in cambio solo dei voucher: “Un insulto per i fan”. A tuonare contro il decreto del governo italiano e Assomusica è sir Paul McCartney, che dalla sua pagina ufficiale di Facebook, in italiano e in inglese, usa parole di fuoco: “è veramente scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno show non possano riavere i loro soldi. Senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo. Siamo fortemente in disaccordo con cio’ che il governo italiano e Assomusica hanno fatto. A tutti i fan degli altri Paesi che avremmo visitato quest’estate è stato offerto il rimborso completo. L’organizzatore italiano dei nostri spettacoli ed i legislatori italiani devono fare la cosa giusta in questo caso. Siamo tutti estremamente dispiaciuti del fatto che gli spettacoli non possano avvenire ma questo è un vero insulto per i fan”.

Il baronetto avrebbe dovuto fare tappa oggi a Napoli e il 13 giugno al Lucca Summer Festival.  Sempre sulla pagina Facebook dell’ex Beatles si ripercorre la vicenda e spiega: “Il 7 maggio 2020 è stato annunciato che, a causa della pandemia globale del Covid-19, il tour estivo di Paul McCartney sarebbe stato cancellato. La cancellazione è stata fatta sul presupposto che a tutti coloro che avevano acquistato un biglietto per gli spettacoli sarebbe stato offerto un rimborso totale del prezzo del biglietto pagato”. “Mentre ciò è avvenuto in tutti gli altri paesi che Paul e la sua band dovevano visitare tra Maggio e Giugno, il governo italiano, su indicazione di Assomusica (l’Associazione italiana di promotori di musica dal vivo) ha approvato un decreto che autorizza tutti i possessori dei biglietti precedentemente acquistati per gli spettacoli dal vivo di avere la facoltà di richiedere un ‘voucher’ di pari valore a quello indicato sul biglietto. I soldi provenienti dalla vendita dei biglietti in Italia sono esclusivamente trattenuti dai promoter locali. Abbastanza comprensibilmente, i fan di Paul McCartney sono fortemente amareggiati da questa tipologia di rimborso poichè hanno pagato per vedere un preciso spettacolo, non altri dello stesso promoter”.

Numerosi i commenti dei fan Italiani e le lamentele indirizzate agli organizzatori del Lucca Summer Festival ai quali viene chiesto di intervenire.

Non si è fatta attendere la risposta di Assomusica: “Paul McCartney ha deciso di annullare i concerti in Italia – spiega Vincenzo Spera, presidente di Assomusica -questa formula di rimborso è una misura straordinaria di cui lo staff di Paul McCartney era perfettamente a conoscenza da prima della cancellazione. L’artista pertanto avrebbe dovuto trovare soluzioni idonee ad affrontare le eventuali problematiche”.

“I sindaci di Lucca e Napoli hanno formalmente chiesto all’artista di indicare una data per i concerti dell’anno prossimo, richiesta rimasta ancora senza risposta – continua Spera – la norma italiana, che è stata ripresa e funziona anche in Germania (dove vengono dati 2 anni di tempo per utilizzare i voucher), riguarda l’intero settore del turismo, della cultura e dello spettacolo e certamente il Governo italiano delibera in piena autonomia e indipendentemente da qualsiasi richiesta di terzi. La norma pertanto è stata istituita senza nessun nostro intervento, per far fronte a una crisi senza precedenti.

A riprova di questo – aggiunge – bisogna considerare il fatto che, nelle riaperture previste dal 15 giugno, le altre categorie dello spettacolo possono svolgere la loro attivita’ senza limitazione numerica, mentre gli spettacoli di musica dal vivo devono rispettare il tetto dei 1.000 spettatori”.

Al baronetto ha risposto anche la ‘D’Alessandro e Galli’ che ha organizzato le tappe italiane del tour dell’ex Beatles (Napoli e Lucca Summer Festival). “Abbiamo preso visione delle dichiarazioni di Paul Mc Cartney da lui rilasciate questa mattina. Comprendiamo pienamente l’amarezza dell’artista che teneva a questi due concerti che avrebbero segnato il suo ritorno in Italia così come comprendiamo il suo dispiacere di fronte al disagio che i suoi fans dovranno sostenere non ricevendo un rimborso diretto bensì in voucher”.

“Questa formula di rimborso è una misura straordinaria di cui lo staff di Paul Mc Cartney era perfettamente a conoscenza da prima della cancellazione e che, come è noto, è stata istituita dal Governo Italiano per far fronte a una crisi senza precedenti che rischiava di dare un colpo fatale all’industria della musica dal vivo e ai circa 400.000 lavoratori che ne fanno parte e che rischiano di non poter lavorare per un anno. Crediamo che il Governo abbia identificato nel voucher lo strumento che garantisse il corretto bilanciamento tra la legittima delusione del fan che non potrà assistere ad un determinato concerto e l’esigenza vitale di sostenere l’intera filiera dello spettacolo. Da parte nostra, per ridurre al massimo il disagio degli spettatori, a cui non faremo mai mancare il nostro rispetto, ci siamo già impegnati per il 2021 a recuperare quasi tutti gli spettacoli programmati per il 2020 e stiamo lavorando per aggiungerne altri, per offrire la più ampia scelta a coloro che dovranno spendere il voucher a seguito di un concerto cancellato”.

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