Principale Politica Diritti & Lavoro Studio di Harvard: a Wuhan il Covid arrivò già ad agosto

Studio di Harvard: a Wuhan il Covid arrivò già ad agosto

Usando le immagini satellitari degli ospedali e le ricerche in rete per la parola ‘tosse’, l’università sostiene che l’epidemia iniziò ben prima di fine dicembre. Pechino nega: ridicolo.

Wuhan Cina virus

E’ ormai opinione diffusa che l’epidemia di Covid-19 sia esplosa a Wuhan, il focolaio cinese, ben prima della fine di dicembre ma ora uno studio della Harvard Medical School basato sulle immagini satellitari degli ospedali a Wuhan indica che il virus si era diffuso gia’ ad agosto. Ad avvalorare la tesi anche l’aumento, in quel periodo, della ricerca dei sintomi del Covid su internet. Lo studio, anticipato dalla Cnn, evidenzia un numero significativamente più elevato di auto nei parcheggi di cinque ospedali di Wuhan alla fine dell’estate e nell’autunno del 2019 rispetto a un anno prima; e un aumento delle ricerche di parole chiave associate a una malattia infettiva sul motore di ricerca cinese Baidu. I ricercatori hanno notato “un forte aumento di volume a partire da agosto 2019 e culminante con un picco a dicembre 2019”, si legge in un’anticipazione pubblicata sul server Dash di Harvard, scritta dal team guidato dal responsabile dell’innovazione John Bostonstein, capo del Boston Children’s Hospital.

Usando scatti dell’ottobre 2018, i ricercatori hanno contato 171 auto nei parcheggi di uno dei piu’ grandi ospedali di Wuhan, il Tianyou. I dati satellitari un anno dopo hanno mostrato 285 veicoli negli stessi stalli, un aumento del 67% e un aumento del 90% del traffico nello stesso periodo di tempo in altre strutture mediche di Wuhan. “I singoli ospedali hanno giorni di elevato volume relativo sia in autunno che in inverno 2019. Tuttavia, tra settembre e ottobre 2019, cinque dei sei ospedali mostrano l’incremento, in coincidenza con l’aumento delle ricerche su Baidu per le parole chiave “diarrea” e “tosse”. “Si tratta solo di provare a mettere insieme un complicato puzzle di ciò che stava accadendo in quel momento”, ha spiegato Brownstein alla Cnn. “I dati sono in realtà particolarmente convincenti perché abbiamo visto incrementi nella ricerca sulla diarrea, mai com’era avvenuta prima, e ora sappiamo che i sintomi gastrointestinali sono davvero un marcatore importante per il Covid”, ha aggiunto. Il ministero degli Esteri cinesi ha già bollato come “assolutamente ridicolo” lo studio. “Penso che sia ridicolo, incredibilmente ridicolo, giungere a questa conclusione basata su osservazioni superficiali come il volume del traffico”, ha affermato la portavoce del ministero, Hua Chunying.

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