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Strange fruit

MUSICA
 
— di Michele Lipori

Il testo della canzone portata al successo da Billy Holiday (al punto che la rivista Time l’ha nominata “Canzone del secolo”) è il riadattamento di una poesia di Abel Meeropol, un professore ebreo che insegnava inglese nel Bronx, tenuto d’occhio dai servizi segreti a causa del suo supporto al Partito comunista americano.

Gli “strani frutti” che pendono dagli alberi del sud degli Stati Uniti sono i corpi degli afro-americani, “giustiziati” dalla polizia, da quelle che oggi verrebbero descritte come organizzazioni di suprematisti bianchi (fra cui, la più tristemente famosa è certamente il Ku Klux Klan) o direttamente dalla popolazione locale.

• Ascolta la playlist di questo numero di WE: “(Black) music against racism”

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