Principale Politica Diritti & Lavoro BPB: azionisti in attesa di risposte prima dell’assemblea

BPB: azionisti in attesa di risposte prima dell’assemblea

Sono ormai passati quasi 5 anni dal blocco delle negoziazioni di azioni BPB e nonostante gli sforzi delle associazioni di consumatori, ad oggi da parte della Banca Popolare di Bari, o di quel che sarà, non si intravedono spiragli. L’’ennesimo incontro con la Banca ed i Commissari e gli attuali vertici non ha prodotti risultati utili per gli azionisti.

Ad oggi, nostro malgrado, e nonostante le numerose proposte avanzata in tal senso, e tre diversi management, dichiara il Presidente di Adusbef, Avv. Antonio Tanza (abbiamo da tempo proposto a BPB un decalogo di azioni da porre in essere per rilanciare l’attività bancaria, anche scindendola da quella finanziaria) non ci è noto né ci è stato presentato un piano industriale dettagliato e concreto, un progetto di rilancio della banca e del valore delle azioni, né alcuna proposta concreta, fattiva e di contenuto, è stata posta in essere per l’interesse dei piccoli azionisti.

Costantemente la banca afferma di volere un dialogo con le AACC, senza però poi offrire soluzioni concrete o di alcun genere che non sia l’annunciato taglio delle filiali, che ovviamente nulla ha a che vedere con la ripresa di liquidabilità delle azioni e del loro apprezzamento sul mercato.

A poche settimane dall’assemblea che determinerà la trasformazione in spa della Banca non è giunta alcuna proposta concreta da parte dell’istituto di credito mentre decine sono le proposte di Adusbef, quali a titolo esemplificativo: il concambio alla pari tra vecchie e nuove azioni, il riconoscimento delle decisioni ACF, l’emissione di bond perpetui, il riconoscimento di obbligazioni o titoli a rendimento fisso per i vecchi azionisti retail (quelli che hanno investito meno di 500K) ed altre ancora.

In questo quadro pur sostenendo ancora e con forza la necessità di soluzioni di sistema ed eque per tutti i piccoli risparmiatori coinvolti, purtroppo la strada giudiziaria sembra ormai ineludibile e per questo Adusbef non potrà che continuare la azioni civili dinanzi all’ACF, nei tribunali ordinari ed ora anche a costituirsi parte civile nei prossimi ed imminenti processi penali.

Invitiamo, dichiara Tanza, a contattare gli sportelli Adusbef per valutare la sussistenza dei presupposti per le azioni civili e penali e per la costituzione di parte civile nei prossimi ed imminenti processi penali.

Roma, 6 giugno 2020

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