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Chiusure anticipate dei locali e controlli in strada, stretta dei sindaci contro la movida

Fase 2, troppi assembramenti, stretta dei sindaci contro la movida. Chiusure anticipate, restrizioni e controlli intensificati. Sindaci contro la movida.

Il primo settimana di libertà ha portato gli italiani in strada (e in spiaggia). Con effetti non proprio rassicuranti per molti primi cittadini che hanno visto immagini di assembramenti nelle piazze, in prossimità dei locali, nei quartieri del divertimento.

Un sabato di normalità, quasi come se nulla fosse.

Fase 2, troppa gente in strada: stretta dei sindaci contro la movida Di fronte alle immagini del primo sabato sera senza misure restrittive (o quasi), diversi sindaci hanno deciso di fare un passo indietro imponendo una sorta di coprifuoco per i locali. A Brescia Emilio Del Bono ha anticipato la chiusura dei locali dalle 24 alle 21.30. Il primo cittadino di Perugia ha assunto la stessa decisione. Il sindaco di Verona ha fatto sapere senza troppi giri di parole di essere “incazzato nero” per gli assembramenti e le immagini che sono circolate. Per questo motivo fino al prossimo 2 giugno sarà possibile consumare solo al tavolino e non si potrà sostare fuori dal locale, in piedi.

Attilio Fontana, governatore della Lombardia, a minacciato nuove restrizioni e possibili chiusure. La Regione è sotto osservazione per i numeri di contagi e il rischio e quello di compromettere la fase 2. Nel primo sabato di vera fase 2 le cose non sono andate meglio a Roma, con assembramenti per le vie del Centro Storico, nelle ville e nei parchi. Coronavirus Lamorgese, “Dobbiamo stare attenti, tornare indietro sarebbe deleterio per tutti” Dal Viminale la ministra Luciana Lamorgese si è appellata al senso di responsabilità dei cittadini, soprattutto dei giovani. “Prima di questa apertura gli italiani sono stati corretti, si sono dimostrati molto responsabili, ma oggi la difficoltà arriva dalla movida: i ragazzi, dopo tanto tempo a casa, hanno perso i limiti che si erano dati. Mi auguro che il senso di responsabilità riemerga: si adattino alle nuove condizioni perché dobbiamo stare attenti più che mai, tornare indietro sarebbe deleterio per tutti”.

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