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Sport Management riapertura impianti

VERONA – Nell’attesa ci giungano le linee guida ministeriali che sanciranno, finalmente, la possibilità di confrontarci con le difficoltà della riapertura, ci sentiamo in dovere di comunicare, in modo franco e leale, con i nostri collaboratori, con gli utenti, con gli sportivi e con tutti i cittadini dei Comuni proprietari degli Impianti che conduciamo in gestione.
Ed è essenziale che la comunicazione sia chiara, determinata e condivisa.
Non ci nascondiamo dietro ai vincoli posti dai vari DCPM, presupposto alla riapertura, che sembrano così difficili da affrontare, quasi impossibili da superare. La nostra posizione di promotori del Sindacato SIGIS (per info: www.sindacatosigis.it), che raccoglie i conduttori di impianti privati e pubblici di tutta Italia, espressione di tutte le attività motorie e sportive, ci pone nella condizione di avere una visione complessiva del problema.
E come Sport Management stiamo affrontando le stesse vicissitudini, con le stesse preoccupazioni, di quasi la totalità dei conduttori di impresa sportiva nel nostro paese. I problemi di natura economica ovviamente sono quelli che più ci preoccupano. Ma abbiamo comunque deciso che vale la pena non arrendersi alle circostanze di fatto.

Abbiamo avviato le procedure per raggiungere un’intesa che sia prima generale, poi specifica e peculiare, territorio per territorio, con gli Enti proprietari. Nelle condizioni date, con l’enorme buco finanziario che si è venuto a creare per i mancati incassi di questi mesi, e in previsione delle opere di sanificazione, della riprogrammazione delle offerte, dell’obbligo di distanziamento sociale, dell’obbligo di riqualificazione di tutto il personale in materia anti-COVID, ogni decisione in merito alla riapertura va ben oltre ciò che comporta all’imprenditore la naturale ansia da rischio aziendale.

Abbiamo provveduto a comunicare questo disagio alle Amministrazioni comunali. Abbiamo avuto risposte positive, ma anche dinieghi all’interlocuzione aperta e leale. Il problema del contendere riguarda i canoni da corrispondere agli Enti proprietari. Ma è un problema che riguarda tutte le Aziende del settore, a prescindere dalla Struttura, dall’attività motoria praticata e dalla posizione geografica. Come per i piccoli proprietari che non hanno più risorse per pagare il privato proprietario dell’immobile dove conducono l’attività lavorativa, così le Imprese vincitrici di bando pubblico, e la SM risulta tra le più esposte con tutti i suoi impianti, sono avvinte al pagamento di canoni che nella situazione attuale diventano un’autentica pietra al collo dell’imprenditore privato.

Confidiamo pertanto nell’aiuto di tutti per permetterci di avere, perlomeno, la possibilità di dialogare, in modo costruttivo, con le controparti pubbliche perché è interesse di tutti, degli iscritti che vogliono riprendere la propria attività motoria preferita e delle società sportive ospiti che desiderano continuare ad usufruire degli spazi acqua a loro dedicati, costituire massa critica nei riguardi delle Amministrazioni pubbliche. Se verrà confermata l’onerosità del Canone, persino nei mesi di chiusura e in questa incredibile ed imprevedibile, disastrosa situazione, inevitabilmente il carico finanziario si abbatterà non solo sull’Azienda (in maniera preponderante) con tutti i rischi di un fallimento annunciato, ma anche sull’utenza, con aumento delle tariffe (posto che basti) e dei costi di spazio acqua. Ma, nelle more di risposte positive dai Comuni e attendendo una misura governativa che ci risparmi, almeno al momento, di dover corrispondere quanto dovuto per le utenze (per le piscine questo costo è onerosissimo) SM ha cominciato a preparare la riapertura valutandone la corrispondenza economica ad una gestione sana, impianto per impianto.
Pertanto l’azienda ha convocato in video conferenza, settore aziendale per settore aziendale, tutti i dipendenti e collaboratori, per comunicazioni in merito alla ripresa del lavoro e ai nuovi mansionari. Ha ideato (offrendoli come struttura sindacale a tutti i soci SIGIS in modo totalmente gratuito) corsi di formazione certificati per la riqualificazione del personale, e ha previsto misure di contenimento del virus e sanificazione degli impianti che vanno ben oltre le linee guida governative. Infine sta cercando di progettare il piano delle ripartenze, impianto per impianto, che preveda vengano dati in offerta alcuni servizi base:

Centri estivi per bambini, i nostri Blue Camp
Attività di nuoto libero (probabilmente con prenotazione)
Spazio per l’agonismo di settore
Corsi con personal trainer
Attività in palestra
Corsi fitness e acquafitness

Manifestazioni, nel rispetto delle misure governative, di carattere competitivo
Risulta ovvio che non tutte queste offerte saranno valide per tutti gli impianti che, via via e non tutti e tutti assieme, verranno aperti nei prossimi mesi. Valuteremo sia le possibilità di attuazione delle procedure da adottare caso per caso, che la disponibilità alla collaborazione dei Comuni, e infine la capacità del personale nell’adeguarsi ai nuovi disciplinari. In attesa delle prossime comunicazioni auguriamo a tutti voi i nostri più fervidi auguri per un nuovo inizio.

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