Principale Economia & Finanza Festa della mamma e Europa

Festa della mamma e Europa

la Scienza non fa mai confusione, l’Ignoranza sì. Il Prof. d’Alesio commenta il MES sanitario

Di Riccardo Guglielmi

L’occasione della festa della mamma di oggi mi ha fatto associare, vista l’esultanza di molti, vogliamo sperare in buona fede, l’Europa a una madre che concede ai figli, nati da padre italiano, 36 miliardi di prestito, un MES da attivare su nostra richiesta, da destinare alla sanità.

Da uomo comune, diciamo da strada non da marciapiede, mi domando perché definire MES, o fare passare in questo contenitore, tale prestito. Sono ben note a tutti quali siano le forche caudine del Fondo salva stati. Una madre, se vede un figlio in difficoltà, non aspetta la richiesta di aiuto ma agisce subito spontaneamente anche a costo della propria vita.

Per tematiche così importanti è necessario il parere autorevole di chi tratta quotidianamente queste problematiche. « Il trattato internazionale, denominato MES – riferisce Salvatore d’Alesio, avvocato e docente di   Diritto e Finanza comunitaria presso Università di Camerino – eroga prestiti a stati in default con queste condizioni:

  • INTERESSI, senza indicazione del tasso, da applicare a denaro ricevuto
  • RESTITUZIONE in tempi da definire ma comunque a breve
  • CONDIZIONE IRREVOCABILE, senza una riforma del trattato, il controllo poliziesco sull’equilibrio di bilancio, con totale esproprio della sovranità sulla politica economica e monetaria.

Rimane il serio dubbio sulla presunta erogazione senza condizioni. Non basta un annuncio, anche se fatto da persona autorevole con carica europea, a modificare una norma internazionale cogente, come quella del MES. È necessaria una riforma strutturale del trattato. La Scienza non fa mai confusione, l’ignoranza sì».

A tanti rimane il dubbio. Se trattasi di un aiuto per la riconversione e il potenziamento di sanità e ricerca perché non chiamarlo con un preciso nome, cognome e soprannome: Prestito agevolato all’ITALIA a tasso… da restituire in tempo massimo di anni…da destinare a sanità e ricerca medica.

Le donne e gli uomini da strada, cioè quelli che ogni giorno lavorano operosamente nell’interesse della comunità, sentono solo chiacchiere ma non hanno visto niente di ufficiale, cioè scritto nero su bianco con tanto di timbri e intestazioni. Non conoscono il tasso di interesse, si sente dire solo basso, in quanti anni va restituito e con quali scadenze.  I nostri amministratori, prima della firma di accesso a questo MES sanitario, dovranno leggere con attenzione “le righe scritte in piccolo”. Meglio pensare prima di firmare. Ecco perché è importante il dibattito costruttivo in Parlamento di tutte le forze politiche. L’Italia reclama da questa Europa solidarietà, sussidiarietà,  coesione economica e sociale tra territori e stati.

Cuore e ragione insieme devono evitare la trappola di comperare un oggetto e firmare per decenni rate di enciclopedie. Attenzione la MAMMA non dà, scusate il termine fregature, ma la MATRIGNA spesso le fa trovare.

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