Principale Economia La ricetta di Bellanova per la ripartenza : “Regolarizziamo i 600 mila clandestini”

La ricetta di Bellanova per la ripartenza : “Regolarizziamo i 600 mila clandestini”

Per la ministra per le Politiche agricole “se non è lo Stato a garantire incrocio tra regolare tra domanda, offerta di lavoro, rete integrata dei servizi necessari, è la criminalità” e “il caporalato non è un modo alternativo di erogare servizi necessari, è mafia” 

bellanova clandestini economia

© Alessandro Serrano / AGF  – Teresa Bellanova

 

“Basta ipocrisia. E testa sotto la sabbia. È la mia risposta nella riflessione su quei ‘600 clandestini da regolarizzare per far ripartire l’economia italiana”. Lo scrive a chiare lettere la ministra per le Politiche agricole Teresa Bellanova in un intervento di proprio pugno su Il Foglio.

“Nessun insediamento informale, nessun lavoratore in nero, sono mai completamente invisibili – prosegue la ministra –, lo diventano perché ci si ostina a non vederli per ricordarsene solo quando l’irreparabile costringe a prenderne atto”. Poi Bellanova scrive: “È anche per questo che dico: o siamo noi, la politica, chi governa, a farci carico fino in fondo delle contraddizioni che il reale ci impone sotto gli occhi, o se ne farà carico qualcun altro: la criminalità”.

Nel ricordare le emergenze affrontate nel settore agricolo e i numeri dei cosiddetti “regolari” (400 mila) la ministra scrive che “sappiamo come fare” per affrontare la situazione e a quanti l’accusano di avere troppa attenzione “per i lavoratori dei ghetti” Bellanova risponde scrivendo “se non è lo Stato a garantire incrocio tra regolare tra domanda, offerta di lavoro, rete integrata dei servizi necessari, è la criminalità” e “il caporalato non è un modo alternativo di erogare servizi necessari, è mafia” e “senza soluzioni legali si espongono le imprese al ricatto di chi fornisce braccia e servizi”. Infine Bellanova taglia corto: “A questo era ed è chiamata Anpal (l’Agenzia nazionale politiche attive lavoro) i cui ritardi sono evidenti e così l’incapacità di fornire risposte adeguate a un tema così complesso.

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.