Principale Politica Diritti & Lavoro Ma diritto anche a una completa informazione

Ma diritto anche a una completa informazione

La vera informazione siamo anche noi!

Il diritto all’informazione, seppur non espressamente menzionato dalla Carta costituzionale repubblicana, è strettamente legato alla libertà di manifestazione del pensiero prevista dall’art. 21 della Costituzione stessa. Esso si configura come una conseguenza del principio democratico, poiché un regime democratico necessita sempre di una pubblica opinione vigile e informata.

Ma il diritto e dovere di informazione non è sufficiente se questi due presupposti non sono affiancati anche da una corretta e, soprattutto, completa informazione.

Parliamo, ad esempio, di Covid-19.

Una volta, alle scuole di giornalismo (o magari alla scuola di quei caporali dei capicronaca), si consigliava, anzi si pretendeva:

  • la verifica delle notizie
  • la certezza e l’autorevolezza delle fonti
  • la contestualizzazione dei dati
  • le diverse posizioni a confronto

In linea con questi presupposti se io, a proposito di Covid-19, riporto i numeri così come dichiarati In Italia (fonte Protezione civile):

– 70.386 positivi: 8 (settimane) pari a 8.798 casi a settimana

– 7.521 attualmente positivi

– 7.503 deceduti: 8 = 937 decessi a settimana

– 9.362 guariti.

Nel mondo (fonte Ministero della Salute)

– 375.498 dall’inizio dell’epidemia (30 gennaio OMS): 8 (settimane) = 46.937 casi a settimana

– 16.362 morti

– 195 Paesi o regioni colpiti dell’infezione

ho svolto diligentemente il mio dovere di cronista.

E, come sta avvenendo in questi giorni, sulla base di questi dati, si innesca quel fenomeno caratterizzato dalla corsa al sensazionalismo, alla diffusione incontrollata di notizie, di fake, ma anche della messa in moto di una rete solidale, partecipe  ecc. ecc.

Se, invece, contestualizzassi i dati che cosa succederebbe?

Per esempio, se riportassi, ANCHE i dati sull’influenza (fonte EPICENTRO, il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica a cura dell’Istituto Superiore di Sanità) e cioè:

– 6.953.000 casi   (dalla 42esima settimana del 2019  alla 10a settimana del 2020, periodo di osservazione dell’Istituto Superiore di Sanità)

– 345.000 casi a settimana (sempre nella  10a settimana)

– 231 decessi  (media giornaliera durante la  10a settimana del 2020)

IN SINTESI

In Italia:

– 8.798 casi di Covid-19 a settimana contro i

– 345 mila casi di influenza a settimana

Nel mondo:

– 46.937 casi di Covid-19 (sempre a settimana) a fronte dei

– 345 mila casi di influenza a settimana della sola Italia

Decessi:

– 133 decessi al giorno da Covid-19 (937 decessi a settimana) contro i

– 231 decessi al giorno per l’influenza stagionale (1.617 a settimana)

L’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) stima che in Europa (Unione europea e Area economica europea, Ue/Eea) ogni anno fino a 50 milioni di persone contraggano un’influenza sintomatica e, di conseguenza, si stima un numero variabile da 15.000 a 70.000 decessi correlati all’influenza. 

Non c’è bisogno di commentare, smentire, argomentare, complottare, controdedurre …

I dati parlano da soli e ognuno si fa i ragionamenti che vuole!

Questo è, dal nostro modesto mestiere di cronista, fare giornalismo.

Giovanni Ierfone

redazione@corrierepl.it

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