Principale Attualità & Cronaca Coronavirus, controlli dei carabinieri nel parco nazionale  dell’alta murgia

Coronavirus, controlli dei carabinieri nel parco nazionale  dell’alta murgia

Giovanni Mercadante 

Nonostante i divieti per limitare il diffondersi del corona virus, la gente continua ad avere un atteggiamento allergico alle restrizioni imposte dal decreto del Ministero della Sanità.

A spasso senza giustificato motivo: 20 denunciati.

Ecco quanto viene segnalato con un comunicato stampa.

Durante il normale servizio di sorveglianza del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, i Carabinieri delle Stazioni Parco di Andria, Ruvo di Puglia, Gravina in Puglia e Altamura, coordinati dal Maggiore Giuliano Palomba del Reparto di Altamura, si sono imbattuti nello scorso weekend in numerosi cittadini in giro nell’area protetta, nonostante la stretta sugli spostamenti prevista dagli ultimi decreti.

Infatti, malgrado le novità relative ai divieti inerenti l’attività fisica e lo spostamento verso le seconde case utilizzate per vacanza inserite nell’Ordinanza del Ministero della Salute del 20 marzo 2020, i Carabinieri Forestali hanno riscontrato la presenza di diversi “gitanti” nel Parco.

Le persone controllate, tutte distanti almeno 10 km dalla propria abitazione, erano intente a svolgere attività motoria, a raccogliere la flora spontanea, quali funghi, asparagi e altre verdure, ed alcune si erano trasferite nelle seconde case.

Venti i denunciati, residenti ad Andria, Minervino Murge, Ruvo di Puglia, Cassano Murge, Altamura, Gravina in Puglia e Toritto, per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità emessi per ragione di giustizia, sicurezza, ordine pubblico, igiene, articolo 650 del codice penale, reato punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro.

 

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