In politica si predica bene, ma si razzola male. Questo Esecutivo avrà ancora problemi sul fronte economico/sociale. Il “contratto”di governo potrebbe non essere garanzia; ed è proprio la parziale compattezza politica che potrebbe mettere in forse la tesi della “continuità”.
Non sembra, infatti, che sia stata trovata la”via” giusta per l’Italia. A nostro avviso, il percorso dei cambiamenti resta ancora complesso e non privo di zone d’ombra. Ora sarebbe inutile rivangare il passato ed i tanti errori che si sarebbero potuti evitare. Lo sgretolamento dei Partiti grandi è una delle prove di una deriva che non è iniziata da poco tempo.
L’abbinata Zingaretti /Di Maio ha già evidenziato degli attriti. Col tempo, la situazione nazionale potrebbe “sfumare” con prerogative di una stagione politica meno consona a chi l’ha voluta. Quando è stato ritenuto indispensabile “tagliare”, sono stati chiamati i “Tecnici”. Poi, è stata la volta dei “Saggi”. Oggi è la volta dei “Politici”. Amministrare il potere è più difficile che per il passato. Anche perché i partiti hanno manifestato tutta la loro aridità e scarsa genialità nell’approvare una legge elettorale che ha determinato tanti dubbi. L’Esecutivo di “centro/sinistra”, non ne dubitiamo, ce la metterà tutta per evitare d’arenarsi. Certo è che la rotta è perigliosa e le mete sono sempre meno raggiungibili.
Entro l’anno, ci saranno dei conti da pareggiare con la scadenza del Referendum istituzionale e il varo di una nuova legge elettorale. Poi, non è per nulla detto che l’attuale Esecutivo riesca a restare in carica dopo le due scadenze che abbiamo citato.
Giorgio Brignola