Come funziona il rimborso di un viaggio aereo non effettuato per le misure restrittive delle autorità italiane. Tutte le informazioni.
ROMA – Come funziona il rimborso di un viaggio aereo non effettuato per il Coronavirus? Le informazioni si possono trovare sui siti delle compagnie aeree visto che l’Enac ha aperto alla possibilità di avere i soldi indietro anche se il volo non è stato cancellato. Come funziona il rimborso I rimborsi variano da compagnia a compagnia con le informazioni che si possono trovare sui siti di ogni singola società. Alitalia, per esempio, ha comunicato che chi si trova in zona rossa può chiedere un buono di importo pari al valore del biglietto acquistato valido per l’acquisto di altri biglietti Alitalia e utilizzabile fino al 30 giugno 2020. La richiesta deve essere fatta entro il 15 marzo e la misura è valida solo che abitano nella zona rossa.
Easy Jet ha spiegato che il rimborso, in questo momento, è possibile solo per i passeggeri che hanno un biglietto per Israele mentre Ryanair ha precisato come “i passeggeri sono stati informati via e-mail e SMS con l’opzione di richiedere un rimborso o di riprentare il loro viaggio“. La nota, però, si riferisce solo ai clienti interessati dalla cancellazione del volo e non a quelli che vivono in zone rosse e non possono raggiungere gli aeroporti per motivi di sicurezza.
fonte foto https://twitter.com/Uiltrasporti_N
Passeggeri a picco
Proprio l’emergenza Coronavirus ha portato al crollo della domanda dei voli. La Iata prospetta due scenari: quello peggiore vede una perdita che potrebbe arrivare anche fino a 113 miliardi di dollari. Un segno meno paragonabile alla crisi finanziaria vissuta intorno al 2008. Se i contagi non dovessero aumentare, invece, si prevede una discesa netta ma non drammatica con l’Italia che è destinata a perdere il 24% rispetto al 2019. Una percentuale che colloca il nostro Paese all’ultimo posto di questa speciale classifica.
