Principale Arte, Cultura & Società Sede pugliese della Scuola Nazionale di Cinema

Sede pugliese della Scuola Nazionale di Cinema

LECCE – Il corso triennale di Conservazione e Management del Patrimonio Audiovisivo, diretto da Paolo Cherchi Usai (proveniente dal George Eastman Museum di Rochester, New York), ha come oggetto di studio l’intera gamma di attività legate alla salvaguardia del cinema, sia nelle sue manifestazioni storiche (pellicola) che in quelle più recenti (immagine elettronica e digitale). Cherchi Usai sarà coadiuvato da un giovane specialista di restauro cinematografico, Paolo Tosini, anch’egli di ritorno dagli Stati Uniti, e da Marcella Nuzzo. Gli otto studenti selezionati per il primo ciclo del corso, giunti a Lecce da ogni parte d’Italia e dall’estero, parteciperanno in prima persona a tutte le fasi del lavoro di restauro del film, che si svolgerà in stretta collaborazione con il personale della Cineteca Nazionale del CSC.

Il corso triennale non è limitato agli aspetti tecnici del lavoro di cineteca: la sua missione coinvolge infatti un ampio ventaglio di competenze necessarie alla conoscenza, alla gestione, e alle opportunità di diffusione del patrimonio audiovisivo. Un aspetto qualificante del programma di insegnamento presso la Sede distaccata del CSC di Lecce è la sua attenzione per l’amministrazione, il management e il controllo intellettuale delle collezioni: oltre alla chimica e alla tecnologia digitale, il corso affronterà altre materie fondamentali, quali la catalogazione dei reperti; la conservazione di materiali non-filmici (poster, fotografie, documenti cartacei e apparecchiature d’epoca); la proiezione analogica e digitale; la gestione delle collezioni; la ricerca storica sul patrimonio audiovisivo; la presentazione al pubblico delle opere restaurate in un contesto collettivo (festival, rassegne e convegni) e individuale (accesso alle collezioni via Internet).

Alla fine del triennio, gli studenti intraprenderanno un progetto relativo a una delle attività di conservazione del patrimonio audiovisivo, seguendone tutte le fasi: la definizione degli obiettivi; gli aspetti finanziari e manageriali del lavoro; l’analisi delle implicazioni legali del progetto; la preparazione dei materiali in vista del loro restauro; la realizzazione del restauro vero e proprio e la sua presentazione al pubblico. Queste ad altre attività sono condotte da ciascuno studente – su base individuale o come parte di un team – con l’obiettivo di raggiungere una piena autonomia decisionale, monitorata dal corpo docente al fine di garantire la migliore qualità del prodotto finale. Così facendo, gli studenti acquisiscono tutte le conoscenze necessarie a ottimizzare le loro possibilità di impiego in qualsiasi struttura – pubblica o privata – pertinente alla conservazione e diffusione del patrimonio culturale audiovisivo.

“La città di Lecce, autentico tesoro della cultura italiana, è lo scenario ideale per una scuola di restauro del film, soprattutto in una così prestigiosa sede come il Museo Castromediano – dice  Cherchi Usai –. Non avrei potuto sperare in un’accoglienza più calorosa di quella ricevuta dall’Università del Salento e dall’Apulia Film Commission, con le quali conto di collaborare negli anni a venire. Il loro sostegno è la migliore garanzia di successo per la nuova iniziativa del Centro Sperimentale di Cinematografia”.

“Da circa 15 anni – dichiara Felice Laudadio, presidente del glorioso Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC) – la Regione Puglia ha intrapreso, e sempre più rafforzato negli ultimi anni, una convinta strategia di politica culturale a favore del cinema sul territorio pugliese che ha portato a risultati clamorosi.

Non si contano più i film – da quello di Matteo Garrone a quello di Carlo Verdone, per citare solo i più recenti – realizzati in Puglia con il sostegno dell’Apulia Film Commission e degli operatori economico-culturali pugliesi. In questo quadro molto favorevole si inserisce la creazione, a Lecce, di una sede distaccata della Scuola Nazionale di Cinema del CSC – preside Adriano De Santis – indirizzata a formare a livello d’eccellenza, in un triennio, i nuovi specialisti della conservazione e del restauro delle opere cinematografiche e audiovisive. Un ‘mestiere’ sempre più importante e necessario che trova per altro immediato riscontro nelle ‘vetrine’ dedicate ai classici dei grandi festival internazionali di Cannes, Berlino, Venezia, Roma, Lione, New York, Bari, Torino ecc.

Una nuova prestigiosa sede del CSC in Puglia, diretta da un grande esperto quale Paolo Cherchi Usai, che si aggiunge a quelle già attive da anni in Piemonte, Lombardia, Abruzzo, Sicilia e, fra qualche mese, anche in Basilicata, a Matera.”

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