Principale Politica Diritti & Lavoro Coronavirus. ‘meno poteri alle regioni’, scontro conte-governatori

Coronavirus. ‘meno poteri alle regioni’, scontro conte-governatori

Leonardo Manna

Se il coordinamento tra i sistemi sanitari nazionali non riuscisse a contenere il coronavirus, il governo ‘ pronto a misure che contraggono le prerogative dei governatori’, dice il presidente del Consiglio Conte. ‘Un’idea offensiva’, secondo il governatore della Lombardia Fontana. Il botta e risposta chiude una giornata di tensione tra governo e Regioni.

“Non prendiamo nulla sotto gamba altrimenti non avremmo adottato misure di estremo rigore. Non possiamo prevedere l’andamento del virus: c’e’ stato un focolaio e di li’ si e’ diffusa anche per una gestione di una struttura ospedaliera non del tutto propria secondo i protocolli prudenti che si raccomandano in questi casi, e questo ha contribuito alla diffusione. Noi proseguiamo con massima cautela e rigore”, dice il premier Giuseppe Conte parlando nella sede della Protezione civile. 

“Il sistema sanitario nazionale, strutturato su base regionale” richiede un “coordinamento” rispetto ad un’emergenza “di carattere nazionale” come il Coronavirus. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in un’intervista a Raiuno, aggiungendo che è quanto sta cercando di realizzare con i presidenti delle Regioni. “In assenza di un tale coordinamento” si renderanno necessarie misure che “conterranno le prerogative dei Governatori” ha precisato. Il premier ha evocato, successivamente rispondendo ai cronisti, “misure straordinarie se dovesse aumentare il livello di emergenza”, che al momento esclude.

 “Il sistema sanitario – ha osservato Conte – in Italia e’ di competenza regionale e non e’ predisposto per una emergenza Nazionale. Per questo un coordinamento e’ necessario. Se non siamo coordinati non riusciremo a contenere il virus in modo efficace. Per questo parlero’ con tutti i governatori in videoconferenza, anche quelli delle regioni che non sono coinvolti. Tutti dobbiamo perseguire un coordinamento. Se non ci riuscissimo saremmo pronti a misure che contraggano le prerogative dei governatori. Ma non dobbiamo arrivare a questo Anche perche’ per ora la collaborazione e’ accentuata. il coordinamento funziona Ci aspettiamo un impatto sul contenimento. Ma se fosse necessario occorreranno misure centralizzate efficaci. Misure straordinarie”, ha concluso Conte. 

“Mi lascia sinceramente senza parole, anche perché mai come in questo momento da parte delle regioni e dei governatori c’è stata la massima disponibilità a collaborare con il Governo. Se il presidente Conte dice queste cose, bisogna dire che forse sono state proprio le Regioni che hanno un pochettino indirizzato le decisioni, sono state sicuramente molto proattive e si sono sapute adeguare alle difficoltà del momento e hanno dato una risposta di efficienza assolutamente superiore e che anche, magari, non sono state ascoltate quando qualche tempo fa, un mesetto fa, avevamo detto che forse bisognava assumere qualche atteggiamento di maggior attenzione”. Questo il commento di Attilio Fontana sulle parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in diretta a “Quarta Repubblica” su Retequattro. “E anche in precedenza è tutta aria buttata al vento. Noi abbiamo dato la massima disponibilità, abbiamo collaborato, non c’è stato nessun tipo di conflitto, le ordinanze sono state scritte praticamente insieme fra tutti i governatori quindi non riesco a capire quale possa essere stata la mancanza di coordinamento e quale possa essere la necessità di ulteriore coordinamento. Noi ci sentiamo tutti i giorni ripetutamente e non riesco a capire cosa possa voler dire la riduzione dei poteri delle Regioni. Io credo che, a meno che non si sia trattato di un errore del portavoce del presidente, sarà fondamentale a questo punto che il presidente espliciti il suo pensiero in maniera chiara e netta. Ci faccia capire cosa intende fare delle Regioni, cosa vuole sottrarre alle Regioni. Non mi sentirei molto sicuro di affidare i miei cittadini anche in queste competenze al potere di Roma, però stiamo a sentire”. 

 “Leggo che il premier Conte sarebbe pronto a ridurre il potere di intervento delle Regioni sulla gestione dell’emergenza coronavirus. Se qualcuno in questi giorni e’ mancato, non sono certo le Regioni e non e’ certo la Liguria che, pur non avendo al momento alcun caso di coronavirus, ha agito e reagito alla situazione, spronando il Governo. Non il contrario”. E’ il commento del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stasera via fb. “Qualche risposta e qualche iniziativa e’ semmai mancata proprio da parte del Governo”, aggiunge. 

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