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Casi anche a Torino e a Milano. Il presunto paziente zero non si era mai ammalato

Due morti e decine di infezioni in Lombardia e Veneto. Ufficialmente guarito il ricercatore rimpatriato da Wuhan. Lombardia e Veneto chiudono le Università. In quarantena alla Cecchignola i 19 croceristi della Diamond Princess

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© Philip FONG / AFP

Sono 76 i contagi totali in Italia, comprendendo i due decessi (uno in Veneto e uno in Lombardia) e la persona guarita (dimessa oggi dallo Spallanzani di Roma). Mentre si registrano i primi casi a Torino e Milano, si è scoperto che il presunto paziente zero non è mai stato infettato. Per arginare l’emergenza coronavirus il governo ha emesso un decreto legge che impedisce di entrare o uscire dagli 11 comuni focolaio, dove sono sospese tutte le attività lavorative e scolastiche.

La donna morta in casa a Casalpusterlengo risulta la seconda vittima italiana infetta da coronavirus. Questo il risultato del test postmortem, sebbene non sia chiaro se sia stata l’infezione a causare il decesso, dovuto a un infarto. L’anziana era la madre di un amico del trentottenne di Codogno, primo contagiato in Lombardia.

La prima vittima del coronavirus in Italia è uno dei due anziani risultati positivi in Veneto a Vo’ Euganeo. L’uomo aveva 78 anni ed è deceduto nell’ospedale di Monselice. 

In Veneto un residente di Mira è in gravi condizioni. Sono in corso controlli sulla piccola comunità cinese di Vo’ Euganeo: alcuni suoi membri frequentavano lo stesso bar dei due anziani contagiati.

Il primo dei contagiati, il 38enne di Codogno, ​resta in prognosi riservata e le sue condizioni sarebbero gravi. Tra gli altri infettati anche sua moglie incinta di 8 mesi e cinque operatori sanitari. In quarantena alla Cecchignola i crocieristi della Diamond Princess.

I Comuni interessati sono isolati. Scuole e uffici rimangono chiusi e gli abitanti sono invitati a restare a casa. I treni hanno smesso di fermarsi nelle stazioni di Codogno, Casalpusterlengo e Castiglione d’Adda.

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