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Il pensiero bruniano di immortalità in “Ornamento di un amore” di Pierfranco Bruni

di Admira Brahja*

La poetica del viaggio contraddistingue l’opera bruniana in generale in tutte le sue sfaccettature percorrendo sentieri antichi e moderni, personali e sociali, dove la filosofia e il sentimento custodiscono il segreto della sua scrittura e la parola vola in un immaginario indefinibile, indissolubile, ma penetrabile, perché mira a non perdere mai di vi‐ sta l’uomo. Il vissuto, i sentimenti, il percorso esistenziale, ma soprattutto il connubio tra il mito e la modernità, tra oriente e occidente rendono l’opera dello scrittore e saggista Pierfranco Bruni unica e innovativa.

Con “Ornamento di un amore” (Passerino) si scavalcano i muri di ogni percorso e l’impossibile è ignoto: ogni vetta è raggiungibile e ogni mare è navigabile in una vita eterna che permette alla fantasia e al mistero di rivivere e tramandare l’amore e la bellezza e renderci immortali .

“La vita è un mistero intrecciato alla fantasia”- dice l’autore. Questo nuovo viaggio misterioso di Bruni si serve della fantasia per stabilire il concetto di immortalità. Una vita senza fantasia permette alla noia di renderci mortali, un amore senza fantasia si spegne; la fantasia è la candela che illumina ogni angolo scuro, ogni nostro percorso portando‐ ci oltre…

Il concetto di immortalità abbraccia la tematica dell’amore incontrando il mito in un tempo indefinibile “Non so se sei Circe o sei stata Calipso”, ma riportandolo in una precisa dimensione temporale definita dall’autore Notturno – “Mentre il Notturno suona […] non ci siamo più, ma saremo oltre”. Non mancano i toni dannunziani dove la parola  diventa immagine e i sentimenti nel silenzio ascoltano l’ululato del vento sul mare. “Ascolta soltanto/i passaggi di vento […] per poi lanciarlo altrove nelle mani del lettore che deve catturare ogni fuga e nascondimento. La memoria e il passato non si perdono mai nei sentieri della fantasia, forte contrapposizioni che solo la scrittura e il pensiero di Bruni riescono a tenere così in armonia.

Un amore ornato di fantasia, ma che si tramanda alle generazioni successive, perché si trasforma in vissuto superando ogni orizzonte, superando il destino e il mistero nella fortuna di incontrare la Favola. “Saremo oltre/dove i nostri figli/saranno nel tempio/di magie vissute”.

Questo è il viaggio del più nobile sentimento, l’amore, in tutti i sentieri della vita, dove l’uomo non passa, passa la fantasia, dove la barca non in‐ contra mai gli scogli e l’uomo diventa immortale in un tempo indefinito, ma definibile, dove la circolarità assume le sembianze della magia in un mondo onirico che accetta la verità del vissuto e dell’esistenza che solo la scrittura bruniana sa reggere e trasmettere andando sempre oltre…

Un amore ornato dalla fantasia in un viaggio circolare che ritorna all’ esistenza, dove l’impossibile diventa certezza , “…lasciami sempre/ nell’impossibile per amarmi / come certezza ”, dove il mondo onirico e quello metafisico si riconciliano e vivono in armonia come la prosa e i versi, come il tutto e il nulla. “Quando sarò altrove / non chiedermi di non raggiungermi ./ Non voglio che tu possa essere mortale./ Restami accanto da immortale”.

Si comincia e si finisce narrando in prosa , rafforzando il concetto della circolarità anche nella forma e non solo nei contenuti , aspetto del tutto innovativo nella letteratura contemporanea. Al centro c’è la poesia , il verso , la parola dove la scrittura di Bruni fa rivivere il mito in un contesto moderno con delle forme eredi di un contesto novecentesco letterario a cui lui ha saputo e osato dare delle chiavi di lettura del tutto innovative.

Quando il cappellaio magico finisce il suo viaggio , ritorna a casa e fa i conti con la vita , con la sua esistenza , con il “Notturno” da immortale , ma con‐ sapevole che “l’ornamento di un amore non è riuscito a cogliere tra i dettagli , il dettaglio di un esistenza ”, ma “[… ] Chi sa capirà . Chi non sa perché dovrebbe capire ?[…] Ogni lettore può spaginarli e farne l’uso che meglio… […]. La fantasia ci rende immortali…”. Il testo di Pierfranco Bruni “Ornamento di un amore” verrà pubblicato in Albania nei prossimi mesi.

 Admira Brahja

Docente di Lingua Italiana Università di Scutari “Luigj Gurakuqi” e Sezione Bilingue di Scutari “Ismail Qemali”

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