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Paragone espulso dal M5s. La reazione: ‘se mi va ricorro anche alla giustizia ordinaria’

Gianluigi Paragone reagisce con un video su Facebook all’espulsione dal Movimento per il voto espresso in difformita’ dal gruppo parlamentare sulla legge di bilancio e incassa il sostegno di Alessandro Di Battista. ‘Mi appellero’ all’ingiustizia arbitraria dei probiviri del nulla – dice – guidati da qualcun altro che e’ il nulla, e si arroga il diritto di espellermi. Ma io faro’ ricorso e se mi gira mi rivolgero’ anche alla giustizia ordinaria per far capire l’arbitrarieta’ delle regole”. ‘Gianluigi e’ infinitamente piu’ grillino di tanti che si professano tali – scrive Di Battista – non c’e’ mai stata una volta che non fossi d’accordo con lui’”.

“Cari falsi probiviri, cari uomini del Nulla, voi avete paura di me perche’ io ho quel coraggio che voi non avete piu’. Contro la meschinita’ del vostro arbitrio mi appellero’”. Lo scrive in un post su Facebook il senatore espulso da M5s Gianluigi Paragone allegando un video in cui annuncia il ricorso. “I probiviri – aggiunge – dovrebbero essere giusti, cioe’ probi, uomini giusti, uomini saggi. Non sei saggio quando e’ chiaro a tutti che la mia espulsione va al di la’ della oggettivita’ delle regole: c’e’ solo la volonta’ politica di espellere qualcuno perche’ e’ un rompicoglioni, perche’ e’ qualcuno che ti sta obbligando a prendere coscienza del fatto che le battaglie radicali e antisistema del M5s non sono combattute con la stessa forza, ecco quale e’ la mia unica colpa. Quindi sono stato sbattuto fuori da questo nulla, il nulla di queste persone che si arrogano il diritto di prescindere dalla corretezza delle norme. Ci sono tanti altri casi aperti prima del mio che devono essere disciplinati ma Paragone va sbattuto fuori perche’ e’ uno strano Savonarola, uno strano predicatore, ci costringe a guardarci allo specchio. Ebbene questo Paragone si appellera’ all’ingiustizia arbitraria di questi uomini del nulla guidati da qualcun’altro che e’ il nulla e che si arroga il diritto di espellermi. Io faro’ ricorso e se mi gira mi rivolgero’ anche alla giustizia ordinaria per fare capire l’arbitrarieta’ delle regole e continuero’ a predicare il programma elettorale che per me resta valido ancora oggi. Se dobbiamo dire ‘revoca delle concessioni’ non e’ che lo dici un giorno e poi chiami i Benetton e gli dici ‘comprati Alitalia’. Essere contro il sistema e’ dire a Bankitalia ‘tu hai le tue colpe se sono saltate in aria le banche’. Prendere tutti i signori di Enel e di Eni che fanno grandi profitti e dire che devono servire per far pagare meno le bollette. Questa e’ rivoluzione, avere il coraggio di dire che Bruxelles ci sta inchiodando a una ingiustizia. I capetti di M5s, gli uomini grigi, i burocrati, i signori del nulla mi buttano fuori ma il Movimento e’ fatto di persone per bene che hanno un sogno, ci credono. Possiamo litigare con qualche collega ma il grosso crede ci sia bisogno di una forza che dica ci sono delle ingiustizie. Io ho fatto questa campagna elettorale e se voi uomini del nulla avete paura allora andatevene fuori perche’ vi verro’ a cercare nelle aule di giustizia. Sarete condannati a dirmi ‘scusa, rientra’”.

“Gianluigi e’ infinitamente piu’ grillino di tanti che si professano tali. Non c’e’ mai stata una volta che non fossi d’accordo con lui. Vi esorto a leggere quel che dice e a trovare differenze con quel che dicevo io nell’ultima campagna elettorale che ho fatto. Quella da non candidato, quella del 33 per cento. Buon anno a tutti amici miei”. Lo ha scritto su Facebook, rispondendo al post di un militante, l’ex parlamentare del Movimento cinque stelle Alessandro Di Battista, in merito all’espulsione dal M5s di Gianluigi Paragone.

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