Principale Politica Diritti & Lavoro Sardine italiane, aringa svedese e informazione militante

Sardine italiane, aringa svedese e informazione militante

di Vincenzo Olita

Per un’Associazione di cultura liberale qual è Società Libera che concentra la sua attenzione sulla complessità della libertà dei moderni, il pensiero politico di Clistene e Cicerone, di Machiavelli e Locke, di Mosca e Gramsci, di Einaudi e Popper, di Giovanni Sartori e Nicola Matteucci costituisce un possente schermo culturale verso miserie e povertà della quotidianità politica. Efficace toccasana per decifrare e comprendere secolari modelli di aggregazione politica-sociale, lo è meno per valutare estemporaneità politica e fulminanti collegamenti organizzativi.

E’ il caso delle sardine italiane e dell’aringa svedese Greta Thunberg, fenomeni socio-politici presentati come spontanei, istintivi, sinceri e liberi da supporti e condizionamenti. Apparizioni improvvise, insomma, destinate ad un fulgido cammino; nel primo caso, per innovare la scena politica italiana, nel secondo per scuotere e orientare i leaders del mondo sul problema ambientale. Tutto da accogliere, interpretare e forse sostenere se così fosse, ma non lo é, almeno per chi, come noi, rifugge da logiche di parte, e qui, invece, l’apparato sostenitore, davvero imponente e robusto, è del tutto unilaterale nel senso del politicamente corretto.

Si va dalla quasi totalità dei partiti ai sindacati, dalla Presidenza della Repubblica, del Senato, della Camera e del Consiglio all’ANPI, dal partito di Bergoglio al Segretario di Stato cardinale Parolin, dai Papaboys ad altre organizzazioni cattoliche, da Vip e Star dello spettacolo all’Unione europea, per la Thunberg  poi, “Persona dell’anno” per il Time, c’é da aggiungere la Segreteria generale dell’Onu. Basterebbe quest’universo consensuale a dimostrazione che trattasi di fenomeni di smisurato spessore e significato politico culturale, se poi consideriamo la massiccia copertura mediatica, assicurata dalla globalità delle emittenti televisive e dai principali quotidiani, da un’informazione che informa poco ma unanimemente milita, allora, di sicuro, con le sardine e l’aringa siamo già entrati nella storia.

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