Principale Ambiente, Natura & Salute Ospitata delegazione canadese dall’ ssociazione Meridionale Cerealisti di Altamura

Ospitata delegazione canadese dall’ ssociazione Meridionale Cerealisti di Altamura

Seminario sul raccolto canadese del 2019

Giovanni Mercadante

L’AMC/Associazione Meridionale Ceralisti di Altamura, detta comunemente la Borsa Merci, ha ospitato  venerdì 13 dicembre 2019  presso la Sala Ricevimenti “Il Gattopardo” una folta delegazione di canadesi.

Tema: Il raccolto canadese del 2019.

Il seminario è stato accolto con grande favore dagli operatori economici territoriali e interregionali del settore che si sono   presentati numerosi all’appuntamento.

Evento molto atteso per apprendere  notizie dalla viva voce dei rappresentanti d’oltre oceano i dati del 2019 sulla qualità del frumento del Canada occidentale.

Organizzazione curata con molta professionalità dal presidente dell’AMC, Nunzio Panaro e da suo figlio dott. Nicola Panaro, delegato alle pubbliche relazioni dello stesso organismo.  La traduzione simultanea è stata assicurata da una traduttrice posta in regia.

La delegazione canadese era composta per

la CIGI/Canadian International Grains Institute da:

-Gino Castonguay, Capo ispettore per il Granop Canada;

-Doug Chorney Vice capo commissario;

-Kun Wang, Chimico per la ricerca del grano duro;

per la CGC/Canada Grain Commission

Dean Dias,  Interim CEO, CIGI/Canadian International Grains Institute

Ashok Sarkar, Consulente senior tecnologia;

per la CCI/Cereal’s Canada and Industry:

-Cam Dahl, Presidente Cereals Canada;

-Jean Emmanuel Karrer, esportatore;

-Jake leguee, produttore

-Nathalie Durante, direttore  esecutivo, Div. Colture e Orticoltura, AAF

Al seguito anche due funzionari dell’Ambasciata del Canada a Roma: Miss Jennifer Fellows e la dott.ssa Anna Sacco della Commissione commeciale.

                                                  Tavolo dei relatori canadesi

I rappresentanti della CGC/Canadian Grain Commission hanno parlato dei criteri di grading di quest’anno, dei gradi e del tenore proteico nonché della distribuzione delle diverse varietà all’interno delle classi di frumento.

I tecnici di CIGI/Canadian International Grains Institute hanno fornito i dati derivanti dalle valutazioni da loro effettuate sui processi di molitura, panificazione e produzione di pasta.

I rappresentanti di Cereals Canada/Frumento canadese e i produttori  hanno descritto le attività agricole nel Canada occidentale, la stagione di coltivazione 2019 e le prospettive di mercato per il frumento e il grano duro canadesi.

Insomma, gli interventi chiarificatori fatti dai relatori canadesi sulla bontà del frumento esportato all’estero hanno rasserenato gli animi, a dispetto della campagna denigratoria che viene alimentata da  più parti in Italia.

Infatti, dal pubblico si è alzato il Cav. Vincenzo Divella, Presidente dell’omonimo Gruppo, il quale  ha dichiarato: “Sono un mugnaio; i dati indicati da voi, molto rassicuranti, ci danno motivo d’importare ed utilizzare il grano canadese, indispensabile  per il valore proteico superiore a quello italiano.

Tuttavia, sarebbe più gratificante se i vostri dati fossero diffusi attraverso i mass media italiani. Inoltre, in merito al “keep cleaning”/stoccaggio, sostanzialmente sono i coltivatori canadesi  che devono dare la massima affidabilità sia sullo stoccaggio che sui campionamenti fatti in merito alla molitura e alla funzionalità del prodotto”.

Per quanto attiene invece la presenza di micotossine, come il Don, le analisi evidenziano livelli molto al di sotto dei limiti di legge; la stessa cosa vale per il glifosato, erbicida utilizzato in Canada prima della maturazione del grano.

Purtroppo si assiste ad  una campagna diffamatoria che all’atto dei prelievi dei campionamenti sulle navi, come è successo settimane fa al porto di Bari, le analisi hanno dimostrato che i valori erano nella norma.

In ogni caso, hanno replicato i canadesi, che i loro produttori  stanno studiando come ridurre al minimo l’utilizzo di questo agro-farmaco. Per onestà giornalistica, detto prodotto chimico viene utilizzato anche dagli agricoltori italiani, solo che si vuole nascondere la verità.

Uno dei relatori ha aggiunto che i risultati di quest’anno sui grani duri  di grado 1-2-3-4 sono assolutamente positivi, sciorinando così una serie di valori tecnici. L’indice di caduta è di 325 e quindi non ci sono problemi di germinazione; la durezza, che indica l’indice granulometrico, è assolutamente accettabile, come la presenza di cariossidi con valore medio del 30%; la resa della molitura si attesta su una percentuale del 64% con picchi fino a 70%. Il tenore proteico è sulla media del 14%, quando normalmente la media del 12%; per quello della classe 4 raggiunge il 16%; l’indice di glutine è dell’86%; il valore dell’alveogramma è molto buono.

                                             Foto di gruppo

al centro il Presidente dell’AMC Nunzio Panaro col figlio dott. Nicola Panaro, dirigente

Del resto, è stato affermato, questi valori sono stati ottenuti con una strumentazione acquistata in Italia per ottenere risultati molto più attendibili. Nella pasta sono importanti il tenore proteico, la perdita in cottura (o tenuta in cottura), e il colore della semola (molto gialla) con una brillantezza che raggiunge il 64,5%, quindi buono.

Per avere maggiore riscontro sui dati citati durante il seminario, abbiamo intervistato alcuni operatori del settore, i quali hanno dichiarato che i delegati canadesi hanno fatto un’ottima impressione; i loro interventi sono stati fatti con dovizia di dettagli, ritenuti appropriati, molto importanti e positivi”.

Il General Manager dell’Amber Srl di Napoli, M. Ambrosi, ha affermato che “purtroppo in Italia manca un grano di qualità con indice proteico elevato, per cui si è costretti ad importare dal Canada, unico  produttore   che assicura tali valori, cioè un grano duro di ottima qualità. Inoltre, sotto l’aspetto sanitario, posso aggiungere che il Canada rispetta i valori richiesti dalla Comunità europea. L’industria della pasta italiana riesce a gestire in modo ottimale i due frumenti: italiano e canadese, che sono sinonimo di qualità”.

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