Principale Ambiente, Natura & Salute Il Distretto del Turismo Rurale Le Terre di Aristeo in Basilicata

Il Distretto del Turismo Rurale Le Terre di Aristeo in Basilicata

Giovanni Mercadante

foto di copertina Saverio Lamiranda

Amministratore delegato Distretto del Turismo Rurale

Un progetto che merita la massima attenzione da parte  delle istituzioni della Basilicata per avviare un  sistema economico più consono alle realtà attuali.  Non solo; detto progetto potrebbe essere condiviso anche dalla Regione Puglia in un continuum storico-paesaggistico. Basta fare squadra tra le due regioni per avere maggiore peso  presso il Ministero competente nelle linee programmatiche.

Il comunicato stampa  diramato dal Distretto Terre di Aristeo, con lo slogan “Il tempo di attesa è scaduto” traccia in sintesi il contenuto del programma, da cui la Regione Puglia potrebbe prendere esempio.

Il messaggio partito dalla prima assemblea programmatica del Distretto di Turismo Rurale Le Terre di Aristeo che si è tenuta nei giorni scorsi  a Potenza, in una sala  particolarmente affollata e preoccupata, con la partecipazione di una trentina tra sindaci ed amministratori locali, in rappresentanza dei 97 Comuni aderenti, oltre ad operatori privati che investono con soldi propri. 

I dirigenti del Distretto – Saverio Lamiranda, a.d;  Antonio Miele, presidente; Rosa Gentile, coordinatrice di Agorà – hanno usato toni fermi sia pure rispettosi dell’interlocuzione istituzionale con la Giunta Regionale che resta sempre in piedi. In proposito, il presidente della Terza Commissione Consiliare (Attività Produttive) Piergiorgio Quarto, si è fatto garante della ripresa del confronto diretto con il Presidente Bardi. Per spiegare la necessità di provvedimenti regionali urgenti, l’a.d. Lamiranda ha fatto due esempi, tra i tanti: il Contratto di Sviluppo Istituzionale è in grado di generare sui territori 374 milioni di euro di investimento complessivo di cui solo il 4,5% è a carico della Regione, ma senza delibera di Giunta si possono perdere; entro i primi mesi del nuovo anno ci saranno 80 mila presenze di turisti cinesi per soggiornare in Basilicata almeno 4 giorni e bisogna farsi trovare pronti.

 “Da mesi – ha detto – “rincorriamo” il Governo Regionale e invece dobbiamo registrare comportamenti che non si possono non definire “poco amichevoli”: si rinviano continuamente due semplici delibere, la prima per dare seguito  al Protocollo tra Regione ed Aristeo “per lo Sviluppo delle Comunità Turistiche Integrato della Basilicata” firmato nell’estate 2018, e la seconda per l’erogazione di un contributo alle spese sostenute in occasione di Agorà che nell’estate 2018 a Metaponto ha elaborato dal basso il progetto con un metodo fortemente innovativo”. Poi Lamiranda ha lanciato un allarme rispetto all’accordo sottoscritto con l’Agenzia statale cinese del turismo : “la Regione Puglia ha fatto tutto quello che doveva per far diventare la Puglia l’hub di arrivo con tre voli settimanali Shanghai-Bari per sei anni e per il soggiorno quanto più ospitale dei turisti cinesi. Invece la nostra Regione continua a perdere tempo con il rischio che arrivi e presenze di cinesi, che spenderanno tra le 700 mila e i 1000 euro al giorno, potrebbero limitarsi alla Puglia. Eppure – ha detto l’a.d. Di Aristeo – per spiegare la portata storica del Progetto alla Giunta Regionale non abbiamo usato la lingua cinese”.

Ancora, Rosa Gentile, coordinatrice di Agorà, ha evidenziato le ripercussioni negative riferite ad inadempienze e ritardi, accumulati nel Palazzo di Viale Verrastro, annunciando all’opposto l’imminente adesione della Provincia di Matera che si aggiunge a nuove richieste di Comuni. “Non intendiamo fare nessun passo indietro e se quindi da parte della Giunta Regionale non ci saranno azioni concrete -ha detto – faremo da soli potendo contare sul Governo nazionale che accompagna i nostri sforzi al punto che da tante regioni vengono da noi per studiare il nostro modello di Distretto.

 In primo piano Piergiorgio Quarto presidente 3^ Commissione consiliare attività produttive

La situazione è davvero inverosimile come dimostra il fatto che una prima ventina di sindaci hanno già inviato lettere al Presidente Bardi perché intervenga di persona”.

Paolo Laguardia, portavoce di Pensiamo Basilicata,  si è presentato come “non certamente ostile a Giunta e maggioranza” ribadendo di “aver sostenuto con le forze imprenditoriali la diffusa volontà di discontinuità e cambiamento”. “C’è qualcosa che non torna – ha detto – perché constatiamo, anche in questa vicenda come altre che riguardano l’imprenditoria lucana, che si fa il contrario del rinnovamento e si sta tornando indietro di almeno 20 anni.  Mi ritrovo, per l’ennesima volta – ha sostenuto – di fronte a comportamenti che manifestano come non c’è alcuna visione sul futuro delle nostre comunità locali”.

Antonio Miele, presidente del Distretto, ha teso la mano e rilanciato l’ennesimo appello al confronto. “Siamo rispettosi del rapporto imprese-Comuni con la massima istituzione regionale ma -ha detto – non riusciamo a spiegarci cosa sta accadendo e soprattutto le motivazioni. Non vogliamo però disperdere il grande entusiasmo che si è raccolto intorno ad Aristeo considerato, forse, l’ultima opportunità per bloccare lo spopolamento dei Comuni e la fuga dei giovani. La giunta perciò se condivide è chiamata a dimostrarlo”.

Nel concludere i lavori Piergiorgio Quarto ha sostenuto che  “Il Progetto si basa su un’intuizione programmatica innovativa, che non si può non sostenere  completamente, un’idea che rovescia quella logica perversa secondo la quale se  le cose non vanno bene è sempre colpa degli altri.

Prevale finalmente con la responsabilità individuale quella sinergia pubblico-privato che coniugata al superamento della visione assistenzialistica ridà dignità all’impresa e al protagonismo delle comunità turistiche locali ancora più importante nelle aree rurali ed interne. Per questo – ha detto assumendo un impegno pubblico e solenne– non ci metto solo un dito ma la mano intera a sostegno di un progetto che è straordinario specie perché realizza la filiera uomo-territorio-risorse ribadendo che è tempo di affermare la piena responsabilità civica dei territori e delle popolazioni che ci risiedono senza perdere ancora energie giovanili ed intellettuali”.(si apre in una nuova scheda)

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