Principale Arte, Cultura & Società Liberalizzazione delle droghe leggere: effetti e ricadute sociali

Liberalizzazione delle droghe leggere: effetti e ricadute sociali

Dico NO alla droga Puglia e l’Associazione Giovanile Forense di Bari organizzano un convegno riguardo la liberalizzazione delle droghe leggere. 

Si terrà il giorno 11 Dicembre 2019,  a partire dalle ore 15.00, l’evento formativo dal titolo: “Liberalizzazione delle droghe leggere: effetti e ricadute sociali” organizzato dall’AGIFOR di Bari.

L’O.d.V. (organizzazione di volontariato) “Dico NO alla droga Puglia, che da anni organizza attività di prevenzione e informazione alle droghe, sarà presente presso la Sala Biblioteca dell’Ordine degli Avvocati, sesto piano del Tribunale di Bari, piazza De Nicola.

Nel corso di questo convegno, che riconoscerà inoltre 3 crediti formativi ordinari, interverranno come relatori il Dott. Giovanni Anglana, Giudice Sezione GIP-GUP del Tribunale di Bari, l’avvocato Angelo Gentile, consigliere direttivo della camera penale di Bari, l’avvocato Gabriella Panaro, consigliere dell’ordine degli avvocati di Bari, la dottoressa Francesca Bottalico, Assessore al Welfare del Comune di Bari, il Dott. Giuseppe Centomani, Dirigente Interregionale Centro per la Giustizia Minorile e il Dott. Giuseppe Poggi, squadra mobile – sezione antidroga di Bari. Introdurrà i lavori l’Avv. Barbara Fortunato, presidente di Dico No alla Droga Puglia e di AGIFOR Bari. Modererà l’incontro l’Avv. Marilena Mele.

Questo tipo di incontri rappresenta un momento di riflessione su una tematica troppo spesso dibattuta pur in mancanza di dati che consentano l’analisi complessiva del fenomeno delle droghe leggere.

Obiettivo delle due associazioni è quello di contribuire, attraverso il confronto, al processo di formazione di un pensiero che possa risultare utile nell’educazione dei più giovani.

Infatti i volontari di Dico NO alla droga ricordano che “L’arma più efficace nella guerra contro la droga è l’istruzione.” come scrisse l’umanitario L. Ron Hubbard. Infatti solo mediante la prevenzione è possibile attuare una politica di salvataggio dei ragazzi dalle sostanze stupefacenti.

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