Principale Politica Nel centrodestra riparte il confronto sulle candidature

Nel centrodestra riparte il confronto sulle candidature

Salvini incontra Berlusconi. La settimana prossima un vertice a tre con Giorgia Meloni. In cima all’agenda il nome da schierare in Calabria, che spetta a Forza Italia

 
 foto Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini 

Matteo Salvini Silvio Berlusconi si sono incontrati martedì sera. Nel corso dell’incontro, riferiscono fonti del Carroccio, i due leader di Lega e Forza Italia si sono scambiati un breve saluto e hanno preso un caffè insieme. Non sarebbe stato, invece, affrontato in maniera diffusa – si sottolinea da via Bellerio – il tema della candidature alle Regionali, rinviato alla settimana prossima, quando si terrà un vertice a tre, anche con la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Nell’occasione, il Cavaliere avrebbe comunque garantito al segretario leghista – spiegano fonti di FI – il suo impegno in prima persona nella campagna elettorale per le regionali emiliano-romagnole. Berlusconi dovrebbe recarsi in Emilia Romagna già la prossima settimana.

In vista della tornata di Regionali previste nel 2020, sono diversi i nodi in sospeso. Per quanto riguarda le Regioni che andranno al voto il 26 gennaio, è decisa la candidatura della leghista Lucia Borgonzoni in Emilia Romagna, ma è ancora da definire il candidato alla presidenza della Regione Calabria. Il nome spetta a Forza Italia che però non ha ancora indicato un sostituto a Mario Occhiuto, bocciato ‘senza se e senza ma’ da Salvini.

La spartizione delle candidature

Nella tornata successiva, poi, di sicuro c’è solo la ricandidatura degli uscenti: il leghista Luca Zaia in Veneto, e quella di Giovanni Toti, uscito da FI, in Liguria. Il ‘Cencelli’ del centrodestra prevede che le candidature siano divise per partito nei seguente modi: Puglia e Marche a Fratelli d’Italia, Toscana alla Lega, e Campania a Forza Italia. Per quanto riguarda queste Regioni, gli unici nomi emersi nelle settimane scorse sono quelli del pugliese Raffaele Fitto e del campano Stefano Caldoro. Ma malgrado Berlusconi abbia già dato per fatto l’accordo su Caldoro, non vi è alcuna intesa definitiva sui nomi. 

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