Principale Ambiente, Natura & Salute L’uva e le ricchezze del Dio Dionisio

L’uva e le ricchezze del Dio Dionisio

Uno dei frutti più antichi della storia è l’uva le sue origini sono remote affondano nelle leggende più lontane.

Già nel mesolitico e nel neolitico la vite selvatica era conosciuta e il suo frutto spontaneo l’uva, frutto commestibile veniva utilizzato nell’alimentazione umana.

Molte sono le supposizioni della storia, e tornando invece alla leggenda si narra che l’origine della vite risale ad Adamo ed Eva affermando che il frutto proibito del Paradiso terrestre fosse la succulenta uva e non l’anonima mela. Alcuni geroglifici egizi risalenti al 2.500 ac descrivono vari tipi di lavorazione dell’uva, la stessa attualmente è conosciuta in 40 paesi del mondo, si diffuse principalmente tra gli Ebrei, gli Arabi, e i Greci quest’ultimi dedicarono al vino una divinità Dionisio il Dio della Convivialità. Presso i Romani la lavorazione dell’uva in vino assunse notevole importanza solo dopo la conquista della Grecia, l’iniziale distacco si trasformo in grande amore al punto da inserire Bacco nel novero degli Dei e cosi avvenne in fasi la diffusione della viticoltura in tutte le province dell’impero.

Frutta tipica della fine della stagione più calda “ l’estate” conosciuta nella mitologia greca e romana frutto benefico indispensabile per il progredire della civiltà , l’uva è una infruttescenza , il grappolo è un insieme di frutti cioè acini o bacche della vite uniti tra loro dal raspo produce frutti sia per la consumazione alimentare , sia per il vino bianche ,nere  sono molte le varietà d’italia , tante le proprietà benefiche energizzanti , mineralizzanti, disintossicanti, fino ad arrivare alle diuretiche e lassative , ricca di acqua 80% e definito alimento medicinale una delle parti più ricche di nutrienti e la buccia che è ricca di flavonoidi insieme a composti antiossidanti . Tra i flavonoidi presenti dell’uva riveste grande importanza il resveratrolo ( ricco nel succo d’uva) conosciuto per contrastare la patologia degenerativa come l’Alzheimere arteriosclerosi oltre alle proprietà cardioprotettive. Il resveratrolo migliora la circolazione previene i coaguli ed è definita sostanza antitumorale svolge attività antibatterica , antianemica e ricostituente depura i tessuti del fegato. L’’ uva è consigliata anche a chi soffre di dolori arto-reumatici per le donne in gravidanza e che allattano per la stitichezza e per l’ipertensione.

Una maschera con acini d’uva ridotti a pure sulla pelle del viso e del collo ha un azione astringente e rivitalizzante.

Inoltre l’uva può essere con il melograno una buona componente per un buon e ricco secondo piatto

Pollo, 2 grappoli d’uva bianca e nera  , un limone, bacche di ginepro, 2 melograni, vino bianco, olio d’oliva, pepe in grani , sale . Strofinare il pollo con il pepe e le bacche di ginepro metterlo a marinare con vino bianco , olio sale per mezz’ora mettere il burro e l’olio d’oliva e cuocere il pollo 15 minuti, farlo rosolare , ricavare il succo del melograno unire il succo di limone , versare il succo sul pollo unire i chicci d’uva bianca e nera insieme ai chicchi di melograno finire di cuocere e servire caldo. 

Aggiungiamo qualche chiccà

A san Martino ogni mosto è vino

Amicizia di grand’uomo e vino fresco , la mattina e buono e la sera e guasto

Amicizia stretta dal vino non dura da sera a mattino

Buon vino fa buon sangue

Donne e vino ubriaca il grande e il piccolino

Dove regna il vino non regna il Silenzio. 

Inoltre l’uva può essere con il melograno una buona componente per un buon e ricco secondo

Pollo, 2 grappoli d’uva bianca , un limone, bacche di ginepro, 2 melograni, vino bianco, olio d’oliva, pepe in grani , sale . Strofinare il pollo con il pepe e le bacche di ginepro metterlo a marinare con vino bianco , olio sale per mezz’ora mettere il burro e l’olio d’oliva e cuocere il pollo 15 minuti, farlo rosolare , ricavare il succo del melograno unire il succo di limone , versare il succo sul pollo unire i chicci d’uva bianca e nera insieme ai chicchi di melograno finire di cuocere e servire caldo. 

Francesca Marino

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