Principale Ambiente, Natura & Salute Acquedotto pugliese e i suoi cento anni

Acquedotto pugliese e i suoi cento anni

BARI – La storia di Acquedotto Pugliese è la storia di tutti noi. Cento anni fa (il 19 ottobre del 1919), l’Acquedotto Pugliese, istituito nel 1902 con legge del Regno d’Italia e attribuito in concessione alla Ercole Antico, Società Anonima, di Genova, viene trasformato in Ente pubblico. La celebrazione del Centenario si fregia della medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica.

“Che ci siano altri mille anni di acqua pubblica in Puglia”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo questo pomeriggio alla conferenza stampa organizzata da AQP per presentare le attività in occasione del centenario dell’acqua pubblica in Puglia.

“Stiamo presentando – ha aggiunto Emiliano – le celebrazioni di questo centenario, che costituiscono per noi un motivo identitario. 

L’acqua pubblica dell’Acquedotto pugliese è per noi il simbolo di una diversità di cultura politica, ambientale, di rilancio del Mezzogiorno. Cultura che addirittura fu condivisa dagli ideatori del piano Marshall. Perché con il piano Marshall ci si rese conto dell’importanza dell’Acquedotto Pugliese, che fu uno dei primi luoghi in cui furono investiti i fondi che furono decisivi per la rinascita dell’Italia dopo la seconda guerra mondiale.

Per noi questa azienda pubblica deve rimanere tale.

Se possibile, deve coinvolgere sempre di più i comuni e anche altre regioni perché questo acquedotto nasce per portare acqua da altre regioni nella “sitibonda” Puglia, un luogo dove l’acqua veniva o tirata su dai pozzi o addirittura raccolta con la pioggia.

Questi elementi sono commoventi e vorrei dedicare questi cento anni soprattutto a coloro che ebbero questa idea formidabile, forse assurda per l’epoca, di andare a prendere l’acqua da altre regioni con centinaia di chilometri di condotte.

E a coloro che in questi cento anni hanno lavorato per la grandezza di questa azienda pubblica che tuttora rappresenta per tutti noi un esempio di efficienza e equità. Perché consente la distribuzione dell’acqua anche nei luoghi dove probabilmente un’azienda privata non avrebbe convenienza, perché la portiamo anche in quei luoghi dove il consumo è così basso da non remunerare l’investimento.

E poiché si riesce a chiudere in attivo i bilanci di un’azienda pubblica, equa e giusta, va il mio ringraziamento al management di questa società così importante che riesce a tenere insieme efficienza, progettazione, equità e giustizia”. 

“L’acqua pubblica ha una data antica, a rimarcare la significativa realtà di un bene tanto utile e prezioso che determinò un vero cambio di civiltà per la regione Puglia, da sempre denominata “siticulosa”. Così il Presidente di Acquedotto Pugliese Simeone di Cagno Abbrescia, ha ricordato un evento particolarmente significativo.

“Dal ‘900 – ha commentato il Presidente del Consiglio della Regione Puglia, Mario Loizzo – la storia dell’ultimo secolo in Puglia è stata più volte associata a quella del suo Acquedotto, perché racconta la battaglia per affrancarsi dalla scarsezza dell’acqua e dall’incubo della sete. Non si può parlare del futuro dell’Acquedotto Pugliese senza conoscerne le origini e non ci sarà altro futuro se non acqua pubblica e un acquedotto di natura pubblica”.

L’opera ciclopica realizzata, al tempo della sua costruzione la più grande opera d’ingegneria idraulica al mondo, mantiene intatta ancora oggi, va rimarcato senza enfasi, quella valida risposta data alle esigenze di prima necessità delle genti pugliesi, rassegnate ad una vita fatta di stenti e funestata da ogni ciclica epidemia.

Inaspettata, vi fu la svolta. L’acqua che abbondante scorreva verso il Tirreno, da Caposele fu dirottata nel foggiano, per arrivare a Bari nel 1915.

Modalità e tempi epici, con soluzioni e risultati sorprendenti, arditi, capaci di superare tutti gli ostacoli logistici che il percorso obbligava a superare.

Le difficoltà economiche della società genovese che realizzò l’inizio dell’opera, nel 1919, indussero a chiedere l’intervento dello Stato che la rese pubblica. Fu costituito l’EAAP e dichiarato di fatto l’acqua “bene pubblico”, ampliando le competenze gestionali anche alle acque reflue.

L’evento odierno segna questo lungo cammino dell’Acqua Pubblica e indica il futuro verso cui è diretta, per conseguire nuovi traguardi.

Due Grandi Guerre e soprattutto il Terremoto del 23 novembre 1980 hanno insidiato quest’opera ciclopica mettendo a dura prova la tenuta della struttura stessa. Un’impresa che coinvolse tecnici e maestranze in un impegno senza limiti, con una generosità che garantì la continuità del servizio alla Puglia.

Oggi Acquedotto Pugliese – commenta l’Amministratore Delegato di AQP Nicola De Sanctis – profondamente rinnovato nei metodi e negli assetti gestionali, poste basi solide, guarda al futuro con grande fiducia, sostenuto dalla forte volontà politica del suo Azionista, la Regione Puglia”.

Anci Puglia – ha dichiarato il vicepresidente vicario di ANCI Puglia, Franco Landella – è lieta di partecipare alla celebrazione del centenario della trasformazione di Acquedotto Pugliese in Ente pubblico, anche per il ruolo istituzionale svolto oggi dai Comuni all’interno dell’Autorità Idrica Pugliese, nel governo pubblico dell’acqua e nel controllo del servizio idrico integrato. L’istituzione dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese ha accelerato il completamento della dotazione infrastrutturale dell’opera, favorendo il graduale e capillare accesso all’acqua salubre per le comunità”.

Il ciclo integrato dell’acqua, consente ad un territorio popolato da oltre quattro milioni di clienti, di poter disporre di un servizio di qualità dato da 184 depuratori che fanno registrare agli oltre 800 km di costa il brillante successo di 13 Bandiere Blu. Una regione che ogni anno vive, anche in maniera destagionalizzata, la presenza di oltre quattro milioni di turisti, ha nei 32.000 km di condotte e nei 452.000 controlli sulle acque, il suo punto di forza che la rende competitiva fra le aziende preposte alla gestione dell’acqua, dalle sorgenti fino al suo riuso. La Puglia è sempre più conosciuta per l’educazione allo sviluppo sostenibile che attua con determinazione per il rispetto dei criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. AQP in questa direzione, grazie alla professionalità dei suoi tecnici e della struttura organizzativa che si è data sul territorio, svolge un servizio sempre più strategico e raffinato.

La ricorrenza del Centenario dell’acqua pubblica rafforza la volontà di proseguire nel cammino intrapreso.

Diversi i momenti e le modalità individuate per celebrare questo evento storico

  • 18 ottobre 2019, ore 19:00, Teatro Anche Cinema, Bari

Evento teatrale commemorativo con la partecipazione straordinaria di Anna Galiena

All’evento intervengono il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e le più alte cariche istituzionali locali e regionali. 

  • 4 dicembre 2019, ore 18:00, Palazzo dell’Acqua

Presentazione iniziativa editoriale “Acqua madre della vita”

Tre pubblicazioni a cura del Consiglio regionale e di AQP: “Il Palazzo nell’architettura italiana del ‘900”, Mario Adda Editore, 2019 (a cura di Emanuela Angiuli, Gian Paolo Consoli, Fabio Mangone); “Giuseppe Ungaretti. Alle fonti del Sele” Mario Adda Editore, 2019 (a cura di Emanuela Angiuli) e “Palazzo dell’Acquedotto Pugliese. L’archivio dei disegni di Cesare Brunetti”, Mario Adda Editore, 2019 (a cura di Emanuela Angiuli, Giseppe Carlone, Antonio Labalestra).

All’evento intervengono il Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Mario Loizzo, e il critico d’arte televisivo Philippe Daverio, con alcuni autori. 

  • Gennaio 2020, Palazzo dell’Acqua

Il Sentimento dell’Acqua, esposizione di arte contemporanea

La mostra presenterà opere realizzate da Maestri e giovani artisti provenienti da diverse Accademie di Belle Arti. 

  • Febbraio 2020

Convegno sulle prospettive dell’acqua pubblica

  • Iniziative con il mondo scolastico:

Concorsi per le scuole di ogni ordine e grado “L’acqua si racconta”;

Concorsi per murales su opere AQP riservati agli studenti dei licei artistici e delle Accademie di Belle Arti;

Evento finale al Teatro Petruzzelli di Bari. 

Alla conferenza hanno partecipato il Docente di Storia dell’Industria presso Università degli Studi di Bari, Prof. Federico Pirro e il Direttore Generale di Autorità Idrica Pugliese (AIP), Vito Colucci.

Viviana Nitti

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