Principale Arte, Cultura & Società Autunno in mostra, Leonardo al Louvre

Autunno in mostra, Leonardo al Louvre

di Enzo Varricchio

Ce n’è per tutti gusti in questo autunno caldo dell’arte 2019. Le grandi città fanno a gara nell’offerta culturale, di mostre in particolare: Leonardo al Louvre, Gauguin alla National Gallery, Delacroix a Bilbao, Bruegel in Belgio, sono alcune delle proposte in calendario.

PARIGI – Per commemorare i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, il Louvre ospita dal 24 ottobre al 24 febbraio una grande retrospettiva dedicata al genio toscano: accanto ai 5 dipinti della collezione del museo, la mostra presenta circa 120 opere (dipinti, disegni, manoscritti, sculture, oggetti d’arte) provenienti da alcune delle più prestigiose istituzioni europee e americane, con l’obiettivo di documentare in modo approfondito la particolare tecnica pittorica dell’artista, ma anche l’approccio alla conoscenza del mondo da studioso curioso e libero.

Una mostra eccezionale su Leonardo da Vinci sarà presentata al Musée du Louvre nell’autunno del 2019. Un gruppo unico di opere d’arte che solo il Louvre potrebbe riunire, oltre alla sua straordinaria collezione di dipinti e disegni del maestro italiano.

 L’anno 2019 ha un significato speciale per il Louvre, in quanto segnerà il quinto centenario della morte dell’artista ad Amboise, nella Valle della Loira. Quando morì il suo patrono Giuliano de ‘Medici, Leonardo da Vinci lasciò l’Italia per la Francia su invito del nuovo re francese, Francesco I. Probabilmente intorno al novembre 1516, arrivò allo Château du Clos Lucé, a due passi dalla residenza del re a Amboise.

Questo castello era la splendida dimora fornita da Francesco I per Leonardo, che nominò “Primo pittore, ingegnere e architetto per il re”, una posizione per la quale l’artista ricevette un’indennità principesca. È qui che ha trascorso gli ultimi tre anni della sua vita, compilando note su vari argomenti scientifici e artistici in vista della pubblicazione di trattati e lavorando sui dipinti che aveva portato con sé in Francia, come Sant’Anna, la Gioconda e San Giovanni Battista. Alcuni notevoli disegni di questo periodo, realizzati su carta di fabbricazione francese, illustrano il suo lavoro su progetti idraulici, festeggiamenti per il re e una monumentale scultura equestre.

Il 2 maggio 1519, il grande genio del Rinascimento italiano morì al Château du Clos Lucé. Ecco perché il Louvre detiene quasi un terzo del suo corpus di dipinti: quelli che portò in Francia furono acquistati da Francesco I ed entrarono nelle collezioni reali, che probabilmente includevano già La Vergine delle Rocce e La Belle Ferronnière, acquisita da Luigi XII. Questa straordinaria serie di dipinti, che ha costituito l’inizio delle collezioni del Louvre, è stata completata da ventidue dei notevoli disegni dell’artista.

Il quinto centenario della morte del maestro italiano è quindi un’opportunità unica per il Louvre di portare il maggior numero possibile di dipinti dai quattordici ai diciassette ora attribuiti a Leonardo, secondo gli specialisti, per unire i cinque grandi dipinti del museo di Parigi. La mostra includerà una vasta selezione di disegni e un piccolo ma significativo gruppo di dipinti e sculture che forniranno un contesto tangibile.

Questa retrospettiva internazionale presenterà le ultime scoperte della ricerca, le edizioni critiche di documenti chiave e i risultati delle ultime analisi condotte in laboratorio o durante il recente trattamento di conservazione da parte del Louvre.

https://www.louvre.fr/en/leonardo-da-vinci

LONDRA – Alla National Gallery dal 7 ottobre al 26 gennaio la mostra “The Credit Suisse Exhibition: Gauguin Portraits”, la prima dedicata ai ritratti del celebre artista. In un arco temporale che va dai primi anni della carriera agli ultimi trascorsi in Polinesia, la mostra illustra la rivoluzione nella ritrattistica realizzata da Gauguin, presentando circa 50 lavori (tra dipinti, opere su carta e oggetti tridimensionali).

BERLINO – Dall’11 ottobre all’8 marzo l’Alte Nationalgalerie presenta la mostra “Fighting for Visibility. Women Artists in the Nationalgalerie before 1919”, dedicata alle donne pittrici e scultrici che esattamente 100 anni furono ammesse ai corsi d’arte presso la Berliner Kunstakademie. Il percorso accoglie dunque i lavori di queste artiste che sono riuscite a far includere le loro opere nella collezione della Nationalgalerie e ad affermarsi tra pregiudizi e difficoltà.

BILBAO – al Guggenheim dal 25 ottobre al 16 febbraio “Masterpiece from the collection of the Kunsthalle Bremen: from Delacroix to Beckman”, che si focalizza sull’arte tedesca e francese tra ‘800 e metà ‘900. Nel percorso le opere selezionate, poste le une accanto alle altre, permettono un confronto tra i diversi movimenti artistici nati nell’epoca su cui la mostra si concentra, dall’Impressionismo all’Espressionismo.

AMBURGO – “Baselitz – Richter – Polke – Kiefer: The Early Years of the Old Masters” è la mostra in programma dal 13 settembre al 5 gennaio alla Deichtorhallen Hamburg. Focalizzandosi sul racconto dei primi anni di attività dei quattro artisti, l’esposizione presenta al pubblico circa 100 lavori, raccontando l’epoca degli anni ’60.

ANVERSA – Dal 5 ottobre (fino al 31/12/20) il Museo Mayer Van Den Bergh presenta “The Madonna meets Mad Meg”, l’antologica che celebra l’incontro tra il capolavoro di Pieter Bruegel il Vecchio, Margherita la Pazza (Dulle Griet, o Mad Mag), che torna “a casa” dopo un importante restauro, e la Madonna del latte in trono di Jean Fouquet. La mostra riunisce anche dipinti, sculture, manoscritti e oggetti del XV e XVI secolo provenienti dalle collezioni di Fritz Mayer van den Bergh (1858-1901) e Florent van Ertborn (1784-1840), rispettivamente all’origine delle attuali collezioni dei musei Mayer van den Bergh e KMSKA.

BRUXELLES – Il processo creativo che dal disegno porta alla stampa è al centro di “The World of Bruegel in Black and White”, la mostra ospitata dal 15 ottobre al 16 febbraio alla KBR – Biblioteca Reale del Belgio. Nel percorso trovano spazio numerose opere di Bruegel, artista che prima ancora che come pittore, si affermò proprio come tipografo, realizzando nel corso della sua vita circa 60 stampe che contribuirono a diffondere la sua fama.

AARAU (Svizzera) – Aprirà il primo settembre alla Aargauer Kunsthaus ad Aarau, in Svizzera, la mostra “Mask. In Present-Day Art”, dedicata all’uso che gli artisti contemporanei fanno della maschera, a livello metaforico e come strumento di espressione delle relazioni tra ruoli sociali e identità. Nel percorso, in programma fino al 5 gennaio, numerose opere – tra oggetti, installazioni, dipinti, fotografie e video – realizzate negli ultimi 20 anni da artisti provenienti dalla Svizzera e dal resto del mondo.

(fonti: ANSA;  Museo del Louvre, Parigi)

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