Come accade ormai da tempo, anche lo spettacolo de ” Il Barbiere di Siviglia” non delude la attenta e affollata platea del teatro Petruzzelli: procede gioioso in ogni scena, fluido, ricco, originale e avvincente.
a musica di Gioacchino Rossini eseguita dall’orchestra del Teatro Petruzzelli , diretta da Renato Palumbo con la regia di Pier Luigi Pizzi ed il maestro del coro Fabrizio Cassi, avvolge e accompagna gli esigenti spettatori che hanno mostrato il gradimento con applausi a scena aperta ed una lunga ovazione finale.
Con il bellissimo libretto di Cesare Sterbini, il Barbiere di Siviglia mantiene una sua attualità e diventa una narrazione teatrale, dove il gesto e la parola, la musica e il canto amplificano le emozioni per scatenare lampi comici ed ironici che amplificano il messaggio che consegnò definitivamente al teatro musicale del ventiquattrenne Gioachino Rossini il soggetto di Beaumarchais .
Un autore che tutti dovrebbero conoscere, il Rossini che attira ed esalta, diverte e sorprende facendo della farsa uno straordinario supporto per la diffusione del pensiero illuminista. Aveva ragione il grande Giuseppe Verdi a definire il Barbiere “la più bella opera buffa che esista” .
A proposito di attualità basta ascoltare il famoso pezzo “La calunnia è un venticello” per ripensare al grande tema delle offese che ormai affollano la rete ed i social: Piano piano, terra terra, sottovoce, sibilando, va scorrendo, va ronzando; nelle orecchie della gente s’introduce destramente e le teste ed i cervelli fa stordire e fa gonfiar…….E il meschino calunniato, avvilito, calpestato, sotto il pubblico flagello per gran sorte ha crepar.”
Insomma nulla di nuovo: tutto si ripete e si riproduce magari in forme diverse ma lasciando inalterata la sostanza.
In perfetta armonia la scenografia senza effetti speciali, bensì sobria ed efficace con un gioco di luce che valorizza ogni essenziale elemento di scena: e poi la passerella che circonda il golfo mistico, riesce a dilatare lo spazio scenico e ad avvicinare i personaggi al pubblico che, peraltro, ha dimostrato di gradire molto.
Buona l’esibizione di tutto il cast in cui la figura di Figaro troneggia ma senza oscurare quella del Conte di Almaviva e del “perfido” don Bartolo. Di ottima presenza scenica con disinvoltura attoriale, si è dimostrata anche la mezzosoprano che interpreta la bella Rosina.
Repliche fino a Domenica
Nunzia Bernardini