Il modello di accoglienza dei migranti in Puglia e la sanità pugliese dal volto umano danno lezione al “mondo”. Il presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo esprime soddisfazione e compiacimento alla notizia dell’invito che il dal prof. Filippo Anelli ha riecevuto dall’ONU a presentare le linee guida della Regione Puglia in tema di diritto alla salute degli extracomunitari nella sessione ordinaria del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, in programma il 20 settembre a Ginevra.
Fin dal 2009, con la legge regionale n. 32 per “l’accoglienza, la convivenza civile e l’integrazione degli immigrati” (allora impugnata dal Consiglio dei Ministri con un ricorso in gran parte rigettato dalla Consulta nel 2010) la Puglia si era distinta nell’adozione di normate di alto profilo umanitario che hanno esteso l’accesso all’anagrafe sanitaria ai migranti anche irregolarmente presenti sul territorio.
“Questa disciplina ha fatto scuola ed è un esempio per tutti”, commenta il presidente del Consglio regionale: “già rivoluzionaria dieci anni fa, lo è oggi ancora di più, alla luce dei rigurgiti di egoismo ed ella ‘chiusura dei porti’, che costringono i profughi – affidati alla precaria sicurezza di un battello volontario di soccorso – a guardare da breve distanza le coste dell’Europa inaccessibili per effetto di provvedimenti che non tengono in alcun conto la dignità delle persone, i diritti umani e le esigenze di protezione dei migranti”. Sono quelle riconosciute e fatte proprie invece dalla legge pugliese.
“L’apprezzamento dell’ONU è per questo un riconoscimento straordinario – osserva Loizzo – oltre alla conferma di scelte politiche nei confronti dei migranti che devono tornare ad essere ispirate da principi di apertura e solidarietà”. (fel)