“Bisogna essere preparati al peggio. Bisogna essere pronti per evitare i problemi”. Turisti e residenti italiani hanno lasciato Grand Bahama per l’arrivo dell’uragano Dorian, un ‘mostro’ di categoria 5. In Florida, si lavora per tenere allerta la comunità italiana. Cristiano Musillo, console generale a Miami fa il punto sul lavoro che viene condotto in queste ore delicate.
“Da 4 giorni a questa parte abbiamo attivato d’intesa con l’ambasciata a Washington e con l’unità di crisi della Farnesina una cellula di emergenza locale, raggiungibile sia via mail che telefono. Abbiamo ricevuto un centinaio di telefonate di connazionali. Abbiamo 45000 italiani residenti nel sudest degli Usa, l’80% in Florida. Abbiamo ogni anno 260.000 italiani che visitano la stato”, dice. In questo momento, quindi, si può desumere che ci siano “80.000 italiani nel sudest della Florida”.
Il consolato ha già agito con profitto sul fronte delle Bahamas. “La nostra attività, con una rete di circa 150 persone, è stata finalizzata a far partire i turisti italiani e, comunicando con i tour operator, a non far arrivare nuovi turisti. L’aeroporto di Nassau è operativo, quello di Freeport è chiuso”, aggiunge Musillo.
“Dorian dovrebbe proseguire verso nord e dovrebbe lambire tra lunedì e martedì le coste della Florida. La stagione è la più critica dal punto di vista meteorologico” ma “luglio e agosto sono i mesi in cui gli italiani qui sono più presenti, in particolare a Miami. Ma anche a Orlando e Fort Lauderdale, il principale porto crocieristico mondiale”. Mentre si fanno scorte di acqua e cibo nei supermercati, “i nostri connazionali sanno che devono allontanarsi dalla zona costiera e di trovare rifugio nelle aree lontane dal mare”.
“Bisogna ovviamente tener conto delle previsioni e mantenere alto il livello di attenzione. L’obiettivo è evitare problemi, non si deve commettere l’errore di sottovalutare la situazione. E’ bene essere preparati al peggio in modo da non avere problemi successivi. Non dimentichiamo che sono previste mareggiate, inondazioni, smottamenti e blackout”, conclude.